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Usa 2024: – 36, MO, il silenzio di Trump, l’impotenza di Biden e Harris

Scritto il 29/09/2024 per la sezione Usa 2024 del mio sito e ripreso da The Watcher Post https://www.thewatcherpost.it/usa/usa-2024-36-silenzio-di-trump-su-medio-oriente-impotenza-di-biden-e-harris/

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Usa 2024 36 – Silenzio, da parte di Donald Trump; parole che però sono una testimonianza d’impotenza da parte del presidente Joe Biden e della sua vice Kamala Harris: i drammatici eventi dell’ultima settimana, ed in particolare delle ultime 48 ore, in Medio Oriente, tra Israele e Libano, destano echi diversi nella campagna elettorale di Usa 2024.

I candidati alla Casa Bianca, la democratica Harris e il repubblicano Trump, continuano a visitare gli Stati in bilico – Harris è appena stata in Arizona, Trump viaggia tra Michigan e Wisconsin -, dove i sondaggi li danno letteralmente testa a testa.

Un rilevamento del Siena College per il New York Times li colloca 48% a 47% in Michigan e 49% a 47% in Wisconsin: Harris è avanti, ma rispetto a qualche settimana or sono il suo vantaggio, comunque esiguo, è stato un po’ scalfito dalla persistenza della forza del magnate sull’economia, nonostante esperti e media insistano sulla inefficacia delle ricette dell’ex presidente, che sarebbero, anzi, controproducenti. Fareed Zakaria, sul Washington Post, scrive che “le grandi idee di Trump comprometterebbero la crescita e farebbero risalire l’inflazione”.

Nei dati del Siena College, c’è anche una buona notizia per la candidata democratica, in vantaggio di nove punti (52% a 43%) nel secondo distretto congressuale del Nebraska, il cui voto elettorale potrebbe risultare decisivo, ora che è fallito il disegno repubblicano di modificare a favore di Trump in extremis la legge elettorale in quello Stato.

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La mappa dei Grandi Elettori

In uno dei vari possibili scenari di Usa 2024, quel distretto potrebbe infatti consentire a Harris di raggiungere esattamente i 270 voti elettorali di cui c’è bisogno per essere eletti, se vincesse in Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, anche se Trump conquistasse tutti gli altri Stati in bilico.

Usa 2024: Biden e Harris dopo uccisione leader Hezbollah Nasrallah

Il presidente Biden ha definito l’azione israeliana che ha ucciso il capo di Hezbollah a Beirut, oltre che decine di altre persone, “una forma di giustizia” per le molte vittime di cui Hassan Nasrallah s’era macchiato. “Gli Stati Uniti sostengono pienamente il diritto di Israele di difendersi contro Hezbollah, Hamas, gli Houthi e qualsiasi altro gruppo terroristico sostenuto dall’Iran”, ha detto Biden, aggiungendo che “il nostro obiettivo è la de-escalation dei conflitti in atto a Gaza e in Libano con mezzi diplomatici”.

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Sayyd Nasrallah (Fonte: Wikipedia)

In una nota diffusa dalla Casa Bianca, Biden afferma che “Nasrallah e il gruppo terroristico da lui guidato, Hezbollah, sono stati responsabili della morte di centinaia di americani in quattro decenni e più di terrore. La sua morte causata da un attacco aereo israeliano rappresenta una forma di giustizia per le sue molte vittime, tra cui migliaia di americani, israeliani e civili libanesi”.

Per Biden, gli ultmi eventi si collocano “nel contesto più ampio del conflitto iniziato col massacro di Hamas del 7 ottobre 2023. Nasrallah, il giorno dopo, prese la fatale decisione di unirsi a Hamas e di aprire quello che ha chiamato un ‘fronte settentrionale’ contro Israele”

Il presidente ha pure indetto una riunione con la sua vice Harris e il team della sicurezza nazionale “per ricevere un aggiornamento sulla situazione in Medio Oriente, esaminare lo schieramento delle forze militari statunitensi nella regione e ordinare di continuare gli sforzi diplomatici coordinati con alleati e partner per la de-escalation dei conflitti in corso”. Biden e Harris continuano a ricevere aggiornamenti regolari sulla situazione mediorientale.

Rispondendo a domande dei giornalisti, Biden, a chi chiedeva se un’invasione del Libano da parte di Israele fosse inevitabile, ha detto che “è tempo per un cessate il fuoco”; e a chi gli chiedeva se l’America replicherà a un eventuale attacco missilistico alle navi da guerra Usa nel Mar Rosso, ha detto “Risponderemo”.

240926 - guerre - Israele - Libano
Beirut – Smoke rises after an Israeli airstrike in Lebanon on Thursday. (Anadolu Getty Images)

Dal canto suo, Harris ha diffuso una dichiarazione analoga a quella della Casa Bianca: “Nasrallah – ha detto – era un terrorista con le mani sporche di sangue americano. Per decenni, la sua leadership di Hezbollah ha destabilizzato il Medio Oriente e ha portato all’uccisione di innumerevoli persone innocenti in Libano, Israele, Siria e in tutto il mondo. Oggi, le vittime di Hezbollah hanno ricevuto una forma di giustizia … Sono incrollabilmente impegnata per la sicurezza di Israele. Sosterrò sempre il diritto di Israele a difendersi dall’Iran e dai gruppi terroristici appoggiati dall’Irann…”.

Harris prosegue: “Biden e io non vogliamo che il conflitto in Medio Oriente si trasformi in una guerra regionale più ampia. Lavoriamo a una soluzione diplomatica lungo il confine tra Israele e Libano, perché le persone possano tornare a casa in sicurezza di qua e di là del confine. La diplomazia resta la strada migliore per proteggere i civili e raggiungere una stabilità duratura nella regione”.

24060929 - Usa 2024 36 - Medio Oriente - Gaza
Gaza non esiste più, ora la guerra si sposta al nord (Gianfranco Uber)
Netanyahu sta realizzando quanto da tempo stava a cuore non solo a lui. Senza curarsi minimamente del costo in vite umane, nemici veri o presunti, donne o bambini innocenti compreso il sacrificio degli ostaggi, senza preoccuparsi della riprovazione internazionale (peraltro molto blanda) sta perseguendo l’obbiettivo di creare una zona di sicurezza tale da garantire a Israele di dormire, in futuro, sonni tranquilli.
Ma lo saranno? (Gianfranco Uber)

Una delle maggiori organizzazioni di mobilitazione degli elettori musulmani negli Stati Uniti, Engage Action, ha intanto dato il suo endorsement alla candidata democratica, “riconoscendo – afferma in una nota – la responsabilità di sconfiggere” Trump. Secondo Abc, Engage Action opera in otto Stati e ha una significativa presenza in Michigan e Pennsylvania. “L’endorsment non vuole dire essere d’accordo con Harris su tutto, ma vuole essere un’onesta guida ai nostri elettori riguardo alla difficile scelta alle urne”, ha spiegato Wa’el Alzayat, numero uno di Engage Action. “Anche se non siamo d’accordo con tutte le politiche di Harris, in particolare sulla guerra a Gaza, guardiamo all’elezione con pragmatismo e convinzione”.

Usa 2024: sicurezza di Harris e Trump, il Congresso unanime

In questa stagione di divisione e polarizzazione, fa notizia l’unanimità del Congresso su una legge che garantisce che i candidati alla presidenza Harris e Trump ricevano verso Usa 2024 lo stesso livello di sicurezza del presidente in carica, da parte del Secret Service. Il provvedimento, suggerito dai recenti falliti attentati contro Trump, ha ricevuto la totalità dei consensi sia alla Camera che al Senato, dopo che sono emerse numerose lacune nella copertura fin qui assicurata ai due candidati..

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche.Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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