HomeEuropaBrexit: quando i britannici ci (e si) complicano la vita

Brexit: quando i britannici ci (e si) complicano la vita

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 18/01/2019

-

Mi scuso per la domanda minuta, ma sono avvolta da dubbi, poche certezze: mio figlio vive e studia a Londra, come cambieranno i nostri rapporti, le abitudini, con la Brexit?

Gentile Lettrice, purtroppo non c’è, al momento, una risposta univoca alla sua domanda; e non vi sono certezze da contrapporre ai suoi dubbi. Al momento, non si sa di sicuro se la Brexit ci sarà – molto probabile – e quando, se sarà hard – senza intese – o se sarà gestita da un accordo fra le parti, l’Ue e i 27 insieme e la Gran Bretagna.

Il calendario che era fino a mercoledì plausibile – Brexit al via il 29 marzo, due anni di transizione, poi un nuovo regime di rapporti tra Unione europea e Regno Unito sancito dall’intesa ora bocciata – non è più attuale, anche se potrebbe tornare a esserlo.

In quel contesto, suo figlio aveva – relativamente – poco da temere: fino alla fine della transizione, nulla per lui sarebbe cambiato, a parte l’eventuale fastidio di qualche maggiore controllo all’ingresso in Gran Bretagna; dopo, i cambiamenti sarebbero stati funzione dell’intesa e, comunque, i diritti acquisiti sarebbero stati garantiti.

Adesso, la situazione è più fluida, anche se, fin quando è studente, suo figlio non dovrebbe subire scossoni. Diverso il discorso quando volesse immettersi nel mercato del lavoro: non sarebbe più equiparato a un cittadino britannico, in quanto cittadino dell’Ue, ma a un immigrato.

Certo, se suo figlio fosse residente da dieci anni in Gran Bretagna – ma non credo sia il caso, se è lì per studiare – potrebbe richiedere, e avrebbe interesse a farlo subito, la residenza permanente, che lo metterebbe di fatto al riparo da ogni contraccolpo.

Mi spiace non poterle essere di maggior aiuto, ma i nostri amici britannici ci (e si) complicano la vita con pervicacia, da mille giorni a questa parte.

gp
gphttps://www.giampierogramaglia.eu
Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche. Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

ULTIMI ARTICOLI

usa 2020

coronavirus - elezioni - democrazia - ostaggio

Coronavirus: elezioni rinviate, democrazia in ostaggio

0
Elezioni rinviate, elezioni in forse, presidenti, premier, parlamenti prorogati: la pandemia tiene in ostaggio le nostre democrazie e, in qualche caso, le espone alla...