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Trump 2: presidente contro tutti, Fed, India, DC, uragani, migranti

Scritto il 27/08/2025 per The Watcher Post https://www.thewatcherpost.it/usa/trump-contro-tutti-fed-india-dc-uragani-e-migranti/

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Trump 2 – Le aperture dei maggiori media Usa, questa mattina, sono una carrellata delle anomalie giuridiche, sociali, economiche e democratiche dell’Amministrazione Trump 2: sono uno spaccato allucinante ma realistico di quanto sta avvenendo negli Usa, tra l’esaltazione illusoria di una grossa fetta dell’opinione pubblica che ‘potere forte’ voglia dire ‘Paese forte’ e l’impotenza desolante dell’opposizione democratica. Per rendercene conto, vediamo una carrellata dei titoli e dei temi.

Trump 2: guerra alla Fed, il caso Cock

Il Wall Street Journal apre con gli sviluppi – presenti ovunque – del braccio di ferro tra il presidente Donald Trump e la Fed, la Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti, dopo l’annuncio, ieri, del licenziamento di una delle governatrici del board, Lisa Cook. Secondo il WSJ, Trump intende annunciare presto con chi vuole rimpiazzare Cook, anche se non è certo che la governatrice debba davvero lasciare il suo posto – si annuncia in merito una battaglia giudiziaria: Trump avrebbe, una volta di più, travalicato i suoi poteri -. Due i candidati citati per il ‘dopo Cook’, se ci sarà: il consigliere economico del presidente Stephen Miran e l’ex presidente della Banca Mondiale David Malpass.

Cook, la prima donna nera a sedere nel board della Fed, è accusata di avere falsificato documenti per ottenere condizioni più favorevoli per un suo mutuo. Lei respinge l’accusa, che non è provata, così come contesta al presidente il potere di licenziarla.

In due commenti, il Wall Street Journal nota che “l’aggressione di Trump alla Fed è un nuovo test del potere presidenziale”; ed esprime un monito: “State pronti alla fine dell’indipendenza della Fed: i mercati, che ieri hanno festeggiato la prospettiva di una riduzione del costo del denaro, non hanno ancora compreso le implicazioni dell’assunzione, da parte del presidente, del controllo sulle scelte della banca centrale”. In tutti i Paesi occidentali, e in tutti i sistemi democratici, la banca centrale è sottratta al controllo del potere politico.

250826 - Trump 2 - Powell - Cook - Fed
FILE – Federal Reserve Board of Governors member Lisa Cook, right, talks with Federal Reserve Chairman Jerome Powell before an open meeting of the Board of Governors at the Federal Reserve, June 25, 2025, in Washington. (AP Photo/Mark Schiefelbein, File)

Trump contesta al presidente della Fed Jerome Powell e al suo board di non avere ridotto il costo del denaro. Dopo avere più volte minacciato di cacciare Powell, da lui nominato nel 2018, confermato da Biden nel 2022 e in carica fino al 2026, Trump sembra ora essersi rassegnato all’idea di non potersene sbarazzare prima della fine del mandato e cerca quindi di agire sulla composizione del board. Due dei 12 membri gli sono già favorevoli; Adriana Kugler, governatrice progressista, ha da poco annunciato a sorpresa le dimissioni. Se ne andasse pure Cook, i rapporti di forza nel board si bilancerebbero.

Trump 2: dazi, scontro con l’India, dopo l’intesa con l’Ue

Il New York Times apre con la guerra dei dazi: entrano in effetto i super-dazi imposti all’India, perché continua ad acquistare petrolio dalla Russia. Trump – scrive il NYT – raddoppia le tariffe, mettendo a repentaglio decenni di sforzi per costruire una relazione stabile con l’India e rischiando di consegnare il più popoloso Paese del Mondo a una relazione economica e politica privilegiata con la Cina, nonostante le tradizionali tensioni, e con la Russia, di cui è già partner nei Brics.

250728 dazi - UvdL - Trump
La stretta di mano in Scozia tra UvdL e Donald Trump (Fonte: lacronaca24)

Sul fronte dazi, l’Amministrazione Trump 2 continua a negoziare con la Cina, mentre ha finalmente perfezionato, la scorsa settimana, l’intesa con l’Ue impostata nell’incontro tra Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a fine luglio in Scozia, ma rimasta indeterminata per quasi un mese.

Trump 2: uragani, licenziati dipendenti preoccupati protezione civile

Il Washington Post apre con il licenziamento in tronco di decine di dipendenti della Fema, l’agenzia della protezione civile negli Stati Uniti. La loro colpa: avere firmato una lettera aperta critica verso l’Amministrazione Trump 2 e indirizzata al Congresso. 180, tra dipendenti ed ex dipendenti fanno sapere che i tagli ai fondi e al personale, l’inesperienza del nuovo management – poco qualificato – e le nuove priorità politiche espongono gli Stati Uniti al rischio di una nuova Katrina, l’uragano che, nel 2005, investì con effetti devastanti New Orleans e fece complessivamente quasi 1900 vittime nel Sud dell’Unione.

L’allarme giunge all’inizio della stagione degli uragani che, anche causa il cambiamento climatico, le cui cause umane sono negate da Trump, si annuncia particolarmente intensa e pericolosa. L’allontanamento dalla Fema di funzionari e tecnici esperti non farà che peggiorare le prospettive.

Trump 2: migranti e il caso Abrego Garcia
250418 - Trump 2 - deportato salvadoregno
Un’immagine dell’incontro tra il senatore democratico del Maryland Chris Van Hollen e Kilmar Abrego Garcia (foto fornita dallo stesso senatore ai media Usa)

Se la Cnn apre con il pugno di ferro di Trump contro il crimine a Washington DC, con l’annuncio della pena di morte per chiunque commetta un omicidio nella capitale federale – resta da vedere se spetti al presidente decidere la pena da comminare e se non vi siano leggi da rispettare-, la Fox, che non è certo critica verso l’Amministrazione Trump 2, si concentra su Kilmar Abrego Garcia, l’immigrato salvadoregno protagonista di una lunga, contorta e contestata vicenda.

Deportato una prima volta senza processo verso El Salvador e riportato negli Stati Uniti, non senza riluttanze, su ordine della magistratura, Abrego Garcia è stato di nuovo arrestato, perché farebbe parte di una banda di malfattori, nonostante l’accusa non sia provata, ed è ora in attesa di essere deportato in Uganda, ma il provvedimento di espulsione è ancora bloccato dalla magistratura perché non avrebbe base legale.

La Fox monta l’apertura sul fatto che, messo in manette, Abrego Garcia ha detto in spagnolo – e c’è il sonoro – “governo corrotto”. Il che, in realtà, appare un’esclamazione misurata, se si tiene conto delle vicissitudini sue e della sua famiglia – la moglie è cittadina statunitense -.

 

 

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche.Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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