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Dazi di Trump in vigore; Ucraina, cascata di vertici in vista

Scritto lo 07/08/2025 per The Watcher Post https://www.thewatcherpost.it/top-news/i-dazi-di-trump-in-vigore-cascata-di-vertici-in-ucraina/

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L’entrata in vigore, alla mezzanotte di Washington, le sei del mattino in Italia, dei nuovi dazi Usa, che il New York Times definisce “sconcertanti” e che per il Washington Post “hanno il potenziale di sconvolgere il commercio mondiale e i prezzi ai consumatori”, e l’ipotesi di vertici a cascata sull’Ucraina tra i presidenti americano, russo e ucraino, dominano le aperture dei maggiori media Usa e internazionali questa mattina.

Dazi: un panorama differenziato e la minaccia sui chips

Il NYT pubblica una mappa dei nuovi dazi, mettendo in evidenza i Paesi che hanno trovato un’intesa, spesso in bozza, con gli Stati Uniti, fra cui Unione europea, Gran Bretagna, Giappone, Corea del Sud e pochi altri; quelli che hanno ottenuto una proroga dei negoziati, come Cina e Messico: quelli interessati alla tariffa base: e quelli colpiti per le ragioni più diverse da super-dazi punitivi come Canada, che paga l’intenzione di riconoscere la Palestina, India, che paga gli acquisti di energia dalla Russia, e Brasile, che paga il processo per insurrezione all’ex presidente trumpiano Jair Messias Bolsonaro.

Nel pezzo d’apertura, il New York Times scrive che Trump allarga la guerra commerciale mondiale e che i dazi che si applicano a oltre 90 Paesi sono “l’ultima escalation in una guerra commerciale globale che ha già cominciato a imporre un pedaggio all’economia statunitense”.

Analoghi impostazione e concetti sul WP: “Il presidente ha già annunciato bozze d’intesa con circa una decina di Paesi o gruppi di Paesi fra i più stretti partner commerciali Usa. Ma l’import da Paesi con cui gli Stati Uniti hanno scambi per centinaia di miliardi di dollari, come India, Svizzera, SudAfrica e molti altri, subiranno dazi al 39%, con la prospettiva per l’India di vederli salire al 50% in tre settimane. E gli economisti dicono che i i nuovi dazi finiranno per pesare sui consumatori e sugli imprenditori americani””.

E non è finita qui. L’Ap aveva ieri lanciato la notizia, che il Wall Street Journal mette in evidenza, che Trump intende imporre dazi del 100% sui chips per computer che non siano prodotti negli Usa o per i quali non esistano progetti di produzione negli Stati Uniti. “Trump – scrive il WSJ – avverte le aziende che pagheranno il doppio per i loro chips se non li produrranno nell’Unione”, il che renderebbe i loro smartphones e i loro altri prodotti più cari.

L’annuncio di Trump segue quello di Apple, che ha appena ottenuto un’esenzione dai dazi al 100% annunciando ulteriori investimenti per cento miliardi di dollari per assumere e per produrre nell’Unione.

Ucraina: verso una cascata di vertici tra Trump, Putin, Zelensky

La Cnn, che pure parla dei “nuovi storici dazi in vigore”, è l’unico grande media a fare l’apertura sull’ipotesi di un incontro, forse già la prossima settimana, fra i presidenti Usa Donald Trump e russo Vladimir Putin, che dovrebbe essere poi seguito da un incontro tra Trump e l’ucraino Volodymyr Zelensky. La tv ‘all news’ liberal si chiede se il vertice Trump – Putin, “lungamente sperato”, non possa rivelarsi una trappola per il magnate presidente, che torna a darsi da fare per una pace, o almeno una tregua, nella guerra in Ucraina.

L’ipotesi della cascata di vertici è emersa dopo il colloquio, ieri, al Cremlino, tra Putin e l’inviato Usa Steve Witkoff, dal quale sarebbero scaturiti “elementi positivi”, alla vigilia dell’ultimatum, che scadrebbe domani, dato da Trump alla Russia per un cessate-il-fuoco in Ucraina. Dopo avere saputo che Putin aveva espresso il desiderio d’incontrarlo, Trump ha avuto una conversazione telefonica con Zelensky e ha anche informato i leader europei.

  • WP – Trump administration plan to scale back human rights criticism of El Salvador, Israel and Russia, leaked document show – Documents reviewed by The Washington Post show the administration is planning to eliminate or downplay accounts of prisoner abuse, corruption, LGBTQ discrimination and other alleged abuses. The human rights reports were due to Congress earlier this year but have been delayed as the administration ordered extensive changes.
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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche.Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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