Il distanziamento sociale sta cambiando e cambierà ancora il nostro modo di vivere lo sport. Gli sportivi praticanti, professionisti e dilettanti, e i tifosi hanno perso i loro appuntamenti fissi, gli stadi sono chiusi e tutti quei riti ormai consolidati, come guardare la partita della domenica con gli amici, sembrano ormai un ricordo lontano nell’emergenza coronavirus.
Lo sport è senza dubbio una delle principali forme di aggregazione sociale, fonte di benessere psicologico e per molti attività indispensabile per la salute: ad esempio, per chi è affetto da fibrosi cistica. Ne è testimone Alessio Sbaffi, chinesionologo del Centro Fibrosi Cistica regionale di Ancona, fiore all’occhiello per la Lega Italiana Fibrosi Cistica Marche (Lifc) che insieme all’equipe di medici e fisioterapisti segue i pazienti del Centro.
Per loro viene redatto un programma di allenamento specifico, una scheda tecnica e vengono ideati dei video tutorial con dei veri e propri giochi per i più piccoli per aiutare il loro respiro a distanza. “In questi casi occorre non farli annoiare, mantenerli mentalmente attivi. Abbiamo utilizzato un metodo già certificato che si basa sull’associazione di colori o simboli a un particolare esercizio. Ecco che diventa tutto più dinamico e meno noioso”.
Le palestre online e la rivoluzione degli Esports
Lo stop forzato causa lockdown sta portando all’apertura di nuovi scenari in cui la tecnologia fa da padrona. Si moltiplicano le iniziative sportive online e sui social, le dirette su Instagram dei personal trainer delle palestre che in questo periodo si trovano in grande difficoltà e senza una data certa per la riapertura.
Ci ha raccontato Antonio Romano, istruttore di una nota palestra della provincia di Roma, che si stanno studiando delle nuove regole da seguire in vista del 18 maggio, dagli ingressi contingentati alle sanificazioni ripetute degli attrezzi e delle sale fitness. “In questi giorni di chiusura abbiamo cercato di mantenere un contatto con la clientela tramite l’invio su WhatsApp dei programmi di allenamento e con dei video-tutorial su Instagram” ha spiegato Romano.
I gestori delle palestre non sono gli unici ad essersi avvalsi delle nuove tecnologie che hanno un ruolo preponderante nell’aiutare gli atleti ad alimentare lo spirito sportivo. Il blocco ha consentito l’emergere degli Esports: Simone Trimarchi, primo classificato nel 2001 alla prima edizione dei World Cyber Games, parlò del loro potenziale già nel marzo del 2018, definendoli “il nuovo futuro delle competizioni sportive”.
Basti pensare che “il 56% delle persone che utilizza le tecnologie applicate allo sport decide di avere un’esperienza ‘reale’ con lo sport che ha provato ‘virtualmente’ ed è proprio questo livello di engagement che ci permette di sviluppare ulteriormente le capacità nascoste di questi strumenti, che stanno sopperendo ai vuoti creati dall’emergenza”.
Grandi corse virtuali: F1 e Giro d’Italia
La tecnologia salva il Gran Premio di F1 che ricorre al mondo virtuale dei simulatori per ricreare le piste da gara. Così si provano le novità aerodinamiche, si fanno valutazioni sul bilanciamento vettura, si testano diverse configurazioni tecniche. Anche il set-up meccanico della monoposto viene studiato.
I dati delle piste comprese le condizioni climatiche vengono inseriti nei simulatori e raccolti attraverso mappature laser che riproducono perfettamente le caratteristiche, dalla granulosità alle sconnessioni dell’asfalto e i dislivelli e la scivolosità. Uno dei limiti più importanti dei simulatori è relativo al degrado termico degli pneumatici e di come questo si correda alle altre caratteristiche della vettura, del clima e della guida del pilota.
La Pirelli collabora attivamente per lo sviluppo dei simulatori relativamente al comportamento dinamico degli pneumatici: fornisce dunque ai team un modello criptato sulla base dei dati costantemente raccolti anche grazie alla collaborazione delle scuderie.
Anche il Giro d’Italia ha sfruttato le più innovative tecnologie per partire nel mondo virtuale. Giro d’Italia Virtual by Enel è stato inaugurato con la prima delle sette tappe il 18 aprile e sta per concludersi, con l’ultima questo weekend (9-10 maggio). Ciclisti di tutto il mondo stanno partecipando e per la prima volta la gara è aperta anche agli amatori, con classifiche distinte. Per gareggiare si utilizzano rulli simulatori di ultima generazione e ciclo-computer Garmin Edge che ospitano i tracciati dei percorsi su cui pedalare, oltre a registrare distanza, tempo e velocità. In più, il tutto è stato reso accessibile ai tifosi grazie alle dirette sui canali social del Giro.
La redazione FactCheckers, composta da Jacopo Cascone, Claudia Di Giannantonio, Chiara Jannella, Giulia Massetti e Martina Sciotto