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Trump 2: il presidente che guarda all’estero invischiato nello shutdown

Scritto lo 01/11/2025 per The Watcher Post Trump 2: il presidente che guarda all’estero invischiato nello shutdown

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Trump 2 – Dopo una settimana dominata dagli echi della missione in Asia del presidente Donald Trump, vertici multilaterali e bilaterali e l’incontro chiave con il presidente cinese Xi Jinping, la stampa Usa ‘torna a casa’ e si concentra sullo shutdown, cioè della parziale serrata dei servizi pubblici, che va avanti da u mese esatto, dal primo ottobre, con crescenti disagi per i cittadini meno abbienti e senza che l’Amministrazione abbia finora fatto alcunché per porvi termine.

E, poi, c’è l’imminenza dei voti di martedì 4 novembre: l’attenzione dei media è puntata sulla corsa a sindaco di New York – una partita interna al campo democratico, fra l’underdog divenuto favorito Zohran Mamdani e l’ex governatore dello Stato che gli è dietro nei sondaggi Andrew Cuomo – e sulle sfide per i governatori del New Jersey e della Virginia.

Elezioni che – scrive in un’analisi il Washington Post – “ruotano intorno a Trump”, proprio quando, secondo il Wall Street Journal, il magnate presidente “ha ruotato l’asse del suo secondo mandato sulla politica estera, puntando ad affidare la propria memoria ad accordi e alla pace”. Finora, piuttosto elusivi, al di là delle smargiassate, gli uni e l’altra.

Trump 2: shutdown, difficoltà crescenti per popolazione meno abbiente
251101 - Trump 2 - dala da ballo - Casa Bianca
Donald Trump sta abbattendo un’ala della Casa Bianca per costruire una sala da ballo per 650 persone con un costo di 250 milioni di dollari! Perché lo fa ? Ricordando il “Grazie, prego, scusi” di Celentano, viene il dubbio che sia per la voglia di cancellare quelle vecchie ferite al suo ego provocate da un lontano rifiuto in una balera di periferia, che tanto possono aver influito sul suo smodato protagonismo. Ora, per vedere se la dama accetterà di ballare il tango col casquè, deve solo aspettare il primo matinée del giovedì (Vignetta e dida di Gianfranco Uber)

Il New York Times ha un atto di accusa al presidente in apertura: “Mentre le difficoltà della gente crescono, Trump si occupa d’altro: partecipa a una festa di Halloween con i figli di collaboratori e dipendenti e lancia l’idea di rinnovare con marmi e suppellettili d’oro il bagno detto ‘di Lincoln’”, quando ancora è in corso la costruzione di una contestatissima – costosissima e inutilissima – ‘sala da ballo’ che stravolge il profilo della Casa Bianca, la cui East Wing è già stata abbattuta..

La novità di ieri, data per prima dalla Ap e ripresa da tutti i media, è che due giudici hanno ordinato quasi contemporaneamente in procedimenti diversi all’Amministrazione Trump 2 di utilizzare fondi d’emergenza per continuare a pagare i sussidi alimentari ai cittadini più demuniti.

Le sentenze sono arrivate poche ore prima della sospensione delle erogazioni, che sarebbe avvenuta alla mezzanotte di venerdì. Per tutta risposta – scrive Axios -. La Casa Bianca ha chiesto ai giudici “come fare” a continuare a finanziare gli aiuti alimentari, in assenza di fondi.

La prima pagina del Washington Post ruota intorno a una foto che mostra pacchi di aiuti alimentari preparati dai volontari di una chiesa luterana di Filadelfia (Pennsylvania). Scene analoghe ci sono ovunque nell’Unione.

Uno sblocco è vicino? Per il Wall Street Journal, le pretese di Trump per porre fine allo shutdown “gettano una chiave inglese” – noi diremmo “gettano un sasso” – nelle trattative tra repubblicani e democratici: i parlamentari avvertono l’urgenza di risolvere il problema con i sussidi a rischio, l’assistenza sanitaria per i meno abbienti appesa a un filo e gli aeroporti al collasso..

Per la Cnn, il Trump 2 “gambizza” la strategia repubblicana anti-shutdown e vorrebbe indurre senatori e deputati del suo partito, che resistono, a sovvertire un secolo e mezzo di consuetudini democratiche, modificando i regolamenti del Congresso e togliendo potere all’opposizione. Politico,com scrive che la Casa Bianca si aspettava uno shutdown breve e che ora è frustrata e non sa come uscirne, mentre i sondaggi attribuiscono più al presidente e ai repubblicani la responsabilità di quanto sta accadendo – per quasi la metà dei potenziali elettori è colpa loro, per un terzo dei democratici -.

Trump 2: polemiche dopo incontro con Xi e annuncio ripresa test nucleari
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L’incontro tra i presidenti Usa Donald Trump e cinese Xi Jinping (Fonte: New York Times)

Intanto, si valutano impatto e portata delle principali indicazioni scaturite dalla missione di Trump in Asia, conclusasi giovedì con l’incontro con il presidente cinese e con il sorprendente annuncio della ripresa degli esperimenti nucleari da parte americana. “Li fanno altri, trovo appropriato che li facciamo pure noi”, ha spiegato ai giornalisti lo stesso Trump, parlando sull’AirForceOne che lo riportava a Washington.

Per una analisi del NYT, la decisione di Trump di riprendere i test nucleari dopo almeno tre decenni “riapre un dibattito da Guerra Fredda: il presidente ha spiegato il suo ordine dicendo che altri Paesi, senza citarli, stanno testando i loro ordigni nucleari, anche se nessun Paese lo ha fatto dal 2017” (e l’ultimo fu la Corea del Nord). Il giornale non esclude che Trump possa avere equivocato i test russi di nuovi modelli di missili nucleari con test nucleari.

Il New York Times mette in discussione anche i risultati del vertice Trump – Xi: “Fatta la tregua con la Cina – scrive -, i controlli sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti appaiono ora negoziabili. Alcuni esperti dicono che Pechino ha ottenuto una grande vittoria nei negoziati commerciali: far sì che gli Stati Uniti rinuncino a una misura di sicurezza nazionale sul trasferimento di tecnologie che in precedenza non era mai stata in discussione”.

Di “vittoria cinese” parla anche la Cnn, mentre il Wall Street Journal avverte che “il cammino verso un patto commerciale con la Cina è ancora lungo” e che “le modalità di riduzione dei dazi suscitano perplessità all’interno della stessa Amministrazione”.

Per il Washington Post, “la spinta di Trump a riprendere gli esperimenti nucleari potrebbe richiedere anni, costare miliardi”: “Il Nevada Test Site, dove gli Stati Uniti fecero la loro ultima esplosione nucleare oltre trent’anni fa, ora si basa su modelli al computer, non su esplosioni fisiche”.

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche.Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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