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Trump 2: varata la legge ‘grande e bella’, Putin dà scacco su Ucraina

Scritto lo 04/07/2025 per The Watcher Post https://www.thewatcherpost.it/news/trump-firma-la-finanziaria-grande-e-bella-putin-avanza-in-ucraina/

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Trump 2 – La legge finanziaria “grande e bella” voluta da Donald Trump è stata approvata e sarà oggi firmata in pompa magna, come il magnate presidente desiderava, nel giorno della Festa dell’Indipendenza degli Stati Uniti, il 4 Luglio. Come avevamo ieri anticipato, incertezze e riluttanze emerse fra i deputati repubblicani si sono liquefatte, sotto le pressioni e le minacce della Casa Bianca e dei leader repubblicani del Congresso.

Il provvedimento rende permanenti le riduzioni delle tasse ai ricchi introdotte da Trump nel 2017 (e codardamente non toccate da Joe Biden nel suo mandato), taglia le spese per i meno abbienti, specie nel settore della sanità, e aumenta i fondi per deportare i migranti. Dal punto di vista finanziario, il risultato complessivo è un aumento di oltre 3000 miliardi di dollari del debito Usa nei prossimi dieci anni.

Il successo legislativo eclissa, sui media Usa questa mattina, la lunga telefonata negativa di ieri sull’Ucraina tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin. Sul fronte mediorientale, è ancora incerto l’esito della proposta di tregua di 60 giorni tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza (bozza che prevede la restituzione di una parte consistente degli ostaggi – vivi e morti – tuttora detenuti dall’organizzazione terroristica palestinese).

Trump 2: l’approvazione della legge e il possibile impatto politico
250704 - Trump 2 - legge grande e bella - Mike Jackson
Lo speaker della Camera Mike Jackson dopo l’approvazione della legge finanziaria “grande e bella” (Fonte: Universal Group)

La Camera ha approvato la legge definita “grande e bella” dal presidente Trump con 218 sì e 214 no. Solo due repubblicani, dei cinque che fino a ieri erano ostili al provvedimento, si sono allineati ai democratici: Thomas Massie del Kentucky e Brian Fitzpatrick della Pennsylvania.

Nella sintesi dell’Ap, “I repubblicani della Camera hanno superato numerose difficoltà e hanno dato via libera alla legge feticcio del Trump 2, il secondo mandato del presidente Trump”. Adesso, New York Times e Washington Post spostano l’attenzione sull’impatto che la legge potrebbe avere sul voto di midterm nel novembre del 2026.

Ma anche questi, oggi, appaiono ‘pii desideri’: Trump vanta ai suoi elettori “una grande vittoria” e, per una volta, ha ragione. Il Wall Street Journal, invece, esprime le preoccupazioni del mondo della finanza per la scelta di gonfiare il debito “fino a livelli di crisi”.

Il Washington Post scrive: “La Camera dà a Trump un’importante vittoria legislativa, che rovescia molti risultati dell’Amministrazione Biden”. E commenta: “Il presidente non dà ascolto ai segnali d’allarme dei repubblicani e infrange una promessa chiave della campagna elettorale, di non toccare la spesa sanitaria, pur di ottenere una vittoria legislativa … Il che potrebbe costare ai repubblicani la maggioranza nel Congresso nel voto di midterm”. Circa 10 milioni di persone resteranno senza assistenza sanitaria per effetto della legge “grande e bella”, ma, fra esse, sono poche quelle che votano.

Il New York Times scrive che la legge di Trump passa alla Camera “dopo che i repubblicani domano la rivolta, in un clima caotico che fa emergere profonde divisioni al loro interno”. E aggiunge: “Adesso i democratici vedono una possibilità per le elezioni di mid-term”.

Il fatto è, però, che i democratici sono fuori dal dibattito e dalle notizie, al di là del folklore. Hakeem Jeffries, il loro capogruppo alla Camera, s’è esibito in un discorso fiume record, utile solo a ritardare il voto, ma non a incidere su di esso.

Trump 2: migranti e giustizia, altre ‘vittorie’ per il magnate presidente

La giornata di giovedì ha riservato altre ‘soddisfazioni’ al magnate presidente: un primo gruppo di migranti in attesa di deportazione è arrivato al centro di detenzione allestito nelle Everglades, in Florida, noto come  ‘Alligator Alcatraz’; e la Corte Suprema ha autorizzato la deportazione di otto migranti di varia provenienza nel Sud Sudan, un Paese travagliato dalla guerra civile e dove il rispetto dei diritti umani non è minimamente garantito.

Con un’azione a sorpresa, la polizia anti-immigranti ha anche arrestano il pugile messicano Cesar Chavez jr, che aveva appena sostenuto un combattimento in California. Chavez sarà deportato in Messico, dove l’attende un processo per reati connessi alla criminalità organizzata. Entrato negli Usa nell’agosto 2023 con un visto turistico che scadeva nel febbraio 2024, Chavez vi era rimasto oltre la scadenza dei termini.

Ucraina e MO: Putin e Netanyahu tirano dritto
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Lunga telefonata tra i presidenti Usa Donald Trump e russo Vladimir Putin (Fonte: Facebook)

La telefonata sull’Ucraina tra Trump e Putin è durata quasi un’ora: il presidente russo ha ribadito che non intende arretrare dai suoi obiettivi, pur dicendo di volere continuare i negoziati (si lavora a un terzo round). Alla fine, Trump ha ammesso di non essere soddisfatto del colloquio avuto, almeno il terzo del Trump 2.

Oggi, il magnate presidente sentirà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che gli chiederà di non sospendere l’invio di armi a Kiev (parlando con Putin, trump ha negato di averlo deciso, nonostante gli annunci espliciti del Pentagono nei giorni scorsi).

Nella Striscia di Gaza, in attesa della risposta di Hamas sulla proposta di tregua, Israele resta all’offensiva:  tra mercoledì e giovedì, sono stati uccisi quasi cento palestinesi, 94 è la cifra ufficialmente comunicata dalle autorità sanitarie, 45 dei quali mentre aspettavano di ricevere aiuti umanitari.

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche.Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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