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Cina: Xi, il mondo deve scegliere tra guerra e pace; e sciorina alleanze e potenza

Scritto lo 03/09/2025 per The Watcher Post https://www.thewatcherpost.it/news/cina-xi-jinping-il-mondo-deve-scegliere-tra-guerra-e-pace/ e, in versioni diverse, per La Voce e il Tempo uscita lo 04/09/2025 in data 07/09/2925 (facendo crasi con l'articolo dello 02/09/2025), il Corriere di Saluzzo dello 04/09/2025

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“Il mondo è di fronte alla scelta tra la pace e la guerra… La Cina è una forza di pace e di sviluppo… Nessun bullo potrà intimidirci…”. Le parole del presidente cinese Xi Jinping ammaliano: tutti vogliamo essere “una forza di pace e di sviluppo” e nessuno vuole lasciarsi intimidire “da un bullo” (chiunque esso sia, il presidente democraticamente eletto di un Grande Paese o un dittatore).

250903 - Cina - Putin - Xi - Kim
I presidenti russo Vladimir Putin, cinese Xi Jinping e nord-coreano Kim Jong-un alla parata militare cinese (Fonte: Virgilio)

Peccato che Xi le dica dopo avere passato in rassegna le truppe cinesi su un’auto scoperta, prima d’assistere alla grande parata militare sulla piazza Tienanmen, nell’80° anniversario della vittoria sul Giappone nella seconda guerra mondiale; e avendo accanto il presidente russo Vladimir Putin, l’aggressore dell’Ucraina, e il dittatore nord-coreano Kim Jong-un – è la prima volta che i tre sono insieme -. Mentre Xi parla, la Russia colpisce, per l’ennesima notte, con droni e missili balistici, Kiev e altre città ucraine.

Dalla fine di agosto, la Cina è impegnata in una frenetica attività diplomatica, sciorinando alleanze e sfoggiando forza. Prima, a Tianjin, il vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, la Sco, dove c’erano anche, fra gli altri, il premier indiano Narendra Modi e i presidenti iraniano  Masoud Pezeshkian e turco Recep Tayyip Erdogan; poi, a Pechino, la parata.

250903 - Cina - parata militare
Military personnel shout as they take part in a military parade in Beijing on Wednesday (AP Photo Andy Wong)

Alle parole di Xi, il presidente Usa Donald Trump fa eco da Washington con un post ironico, anche se un po’ sconnesso, sul suo social Truth: evoca “l’enorme quantità di sostegno e sangue donata dagli Stati Uniti alla Cina per aiutarla a liberarsi da un invasore straniero molto ostile”, senza citare il Giappone; e prosegue chiedendo a Xi “di porgere i miei più cordiali saluti a Putin e a Kim, mentre cospirate contro gli Stati Uniti”. Il post si chiude con l’augurio a Xi “e al meraviglioso popolo cinese di vivere una giornata di festa grandiosa e duratura”.

Da Cina e Russia, un avvertimento a Washington e messaggi a Bruxelles

Per la stampa Usa, il vertice di Tianjin e la parata a Pechino sono “un avvertimento a Washington”, titola Fox News. Il Teheran Times parla “di sinergia tra il leone e il drago”, cioè l’Iran e la Cina. Media cinesi, russi, indiani sono unanimi nel constatare la sintonia, confermata, ritrovata o inedita, tra Pechino, Mosca e New Delhi.

Cina e Russia, le cui relazioni – nota Xi – “hanno resistito alla prova delle mutevoli circostanze internazionali”, hanno firmato una ventina di accordi bilaterali, dall’energia all’aerospazio, dall’intelligenza artificiale all’agricoltura.

Putin incontra a Pechino il premier slovacco Robert Fico, il più filo-russo dei 27 con l’ungherese Viktor Orban, e lo rassicura: Mosca non intende attaccare l’Unione – “una totale assurdità, assolutamente priva di fondamento” – e non si oppone all’adesione dell’Ucraina all’Ue – niente Nato, però -; e sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, “è possibile trovare un consenso” a fine conflitto – i Volenterosi torneranno a parlarne domani a Parigi -.

La risposta dell’Ue: monito a Pechino e spese difesa record

Bruxelles, da parte sua, manda un messaggio al governo cinese: “Il sostegno della Cina alla guerra di aggressione russa continua a influire negativamente sulle nostre relazioni, anche perché Pechino contribuisce” allo sforzo militare russo, fa sapere la Commissione europea.

La spesa militare europea, nel 2024, è stata la più alta mai registrata: 343 miliardi di euro, il 19% più del 2023. Lo certifica l’Agenzia europea per la Difesa, secondo cui la spesa della Russia, sempre nel 2024, è stata di 234 miliardi di euro, i due terzi di quella europea.

Gli investimenti nel settore della difesa hanno superato per la prima volta i 100 miliardi di euro, attestandosi a 106 miliardi e raggiungendo l’1,9% del Prodotto interno lordo combinato. Secondo l’Eda, l’impennata degli investimenti “riflette la determinazione degli Stati dell’Unione a rafforzare le capacità militari in risposta all’evoluzione del contesto di sicurezza”. La capa della diplomazia dell’Ue Kaje Kallas afferma: “L’Europa spende cifre record per la difesa per garantire la sicurezza dei cittadini… Non ci fermeremo qui…”.

MO/Ucraina: è guerra senza posa

Mentre Cina e Russia, con alleati vecchi e nuovi, ordiscono la trama di un nuovo ordine mondiale attribuito al Sud globale e alternativo alla governance planetaria a trazione occidentale esplicitata nel G7, nella Striscia di Gaza e in Ucraina i fronti di guerra sono in fiamme, i negoziati languono.

Trump lascia passare senza muovere muscolo le ormai caricaturali sue “due settimane” date a Putin, dopo il vertice di Ferragosto ad Anchorage in Alaska, per sbloccare le trattative di pace sull’Ucraina e organizzare un vertice con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu intensifica l’offensiva militare nella Striscia di Gaza e porta avanti il disegno di svuotare di significato l’idea di uno Stato palestinese, occupandone e sminuzzandone il territorio, prima che i Paesi che intendono farlo lo riconoscano all’Assemblea generale Onu, fra tre settimane.

Anche le ultime 24 ore hanno visto diversi civili uccisi e almeno cinque bambini ammazzati mentre facevano la coda per l’acqua in una zona considerata ‘sicura’.

 

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche.Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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