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Dazi: Ue vuole continuare a negoziare con Usa, ma appronta contro-misure

Scritto il 14/07/2025 per The Watcher Post https://www.thewatcherpost.it/top-news/dazi-ue-vuole-continuare-a-negoziare-con-usa-ma-prepara-contro-misure/

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Continuare a trattare alla ricerca di un accordo sui dazi, ma, intanto, preparare le contro-misure, se l’intesa non dovesse esserci: è la linea che prevale fra i 27 dell’Ue, ieri a consulto a Bruxelles, dopo che, nel fine settimana, il presidente Usa Donald Trump ha annunciato dazi del 30% su tutto l’import dall’Europa a partire dal 1° agosto. La posizione dell’Ue, definita dai responsabili del Commercio dei 27, nasce anche dalla percezione che l’atteggiamento degli Stati Uniti potrebbe ancora subire variazioni, come lo stesso Trump ha ammesso.

Analoga è, in fondo, la percezione delle borse mondiali, turbate, ma non troppo, dall’ultima ‘salva trumpiana’ nella ‘guerra dei dazi universale’ scatenata dal magnate presidente degli Stati Uniti e finora condotta con un susseguirsi di accelerazioni e colpi di freno. La posizione Ue è così espressa dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: “Negoziare per il meglio, essere pronti al peggio”. In scia a Uvdl il negoziatore europeo Maros Sefcovic: “Non abbandoniamo la trattativa”.

Nell’Ue, fra i Paesi che più tengono il piede sulla sordina c’è l’Italia, con la Germania. Fra i Paesi più bellicosi c’è la Francia, il cui ministro degli Affari europei Laurent Saint-Martin non ha escluso il ricorso al cosiddetto ‘bazooka commerciale’ europeo, cioè “la questione dei servizi digitali e quella dello strumento anti-coercizione”: “non ci dev’essere alcun tabù nella capacità di risposta europea”. Reazioni più piccate di quelle europee vengono, in queste ore, dal Brasile, colpito da dazi al 50%, e dal Messico.

Tutti d’accordo, gli europei, sul fare slittare al 1° agosto le contro-misure che avrebbero dovuto entrare in funzione oggi, se i dazi Usa fossero scattati, come previsto, il 9 luglio. Nell’analisi di Politico, l’Unione “trama la sua vendetta” sul commercio internazionale. Stefano Feltri, nei suoi Appunti, parla del “poker dei dazi”: “Poichè le mosse di Trump sono sempre più folli, l’unica cosa che può fare l’Europa nè rimanere lucida e razionale”.

Dazi: l’entità del danno potenziale all’export europeo

L’entità del danno inferto dai dazi Usa all’export Ue è stata illustrata alla commissione commercio del Parlamento europeo: “I dazi – ha detto un alto funzionario della Commissione europea, l’italiano Leopoldo Rubinacci – colpiscono il 70% dell’export Ue verso gli Stati Uniti, pari a 380 miliardi di euro. Se però dovessero essere colpiti pure farmaceutici, prodotti aeronautici, legname, minerali critici, rame e altri beni, la quota dell’export colpito arriverebbe al 97%”, oltre 520 miliardi di euro su un tiotale di circa 530.

Al termine del consulto fra i ministri del Commercio dei 27, il presidente di turno della riunione, Lars Lokke Rasmussen, ministro degli Esteri danese, ha detto: “I Paesi membri trovano del tutto inaccettabile e ingiustificabile” la decisione di Trump di imporre dazi al 30% all’Ue, ma restano “impegnati a trovare una soluzione negoziata, accettabile per entrambe le sponde dell’Atlantico”. Nello stesso tempo, “sono pronti a qualsiasi scenario” e “a reagire con contromisure proporzionate”.

Rasmussen ha notato fra i suoi colleghi “un sentimento di unità”: “Non credo – ha detto – all’idea d’avere un’escalation che porti a una de-escalation… Dobbiamo essere pronti a reagire, se necessario: ci sarà un nuovo pacchetto di contromisure, ma noi vogliamo evitare il conflitto e trovare un’intesa equa… L’accordo di principio era vicino…”.

Il vice-presidente del Consiglio italiano e ministro degli Esteri Antonio Tajani sarà a Washington domani per incontrare autorità istituzionali statunitensi, esponenti della comunità imprenditoriale e rappresentanti della collettività italo-americana. Al centro della missione, le relazioni bilaterali e transatlantiche, fra cui la questione dei dazi, anche se, su questo punto, il negoziato è competenza della Commissione europea, e le principali sfide internazionali.

Lo rende noto la Farnesina in un comunicato. Tajani incontrerà il segretario di Stato Marco Rubio, il presidente della Commissione Esteri del Senato Jim Risch e il ‘trade representative’ Usa, ambasciatore Jamieson Greer.

 

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche.Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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