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Canada: il voto un test sulla soglia dei cento giorni del Trump 2, sondaggi

Scritto il 28/04/2025 per The Watcher Post https://www.thewatcherpost.it/usa/voto-in-canada-un-test-sulla-soglia-dei-cento-giorni/

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Il Canada va oggi al voto e sceglie tra il candidato liberale, e premier in carica, Mark Carney e il suo sfidante conservatore Pierre Poilievre, il giorno dopo che uno squilibrato ha fatto 11 morti e una ventina di feriti a Vancouver, investendo con la sua auto la folla che festeggiava in strada il Lapu Lapo Day, la festa dell’eroe nazionale filippino. La polizia esclude che si tratti di un episodio di terrorismo: ha arrestato Kai-Ji Adam Lop, 30 anni, che è accusato d’avere deliberatamente falciato decine di persone con il suo Suv Audi nero: l’uomo – riferiscono gli inquirenti – ha “una storia significativa” di interazioni con la polizia e di problemi mentali.

La strage è avvenuta a poche ore da un voto che attira l’attenzione internazionale, specie dopo che il presidente Usa Donald Trump ha ripetutamente attaccato il Paese confinante, facendosi beffe del premier in carica a inizio anno, Justin Trudeau, e dicendo che il Canada dovrebbe diventare il 51° Stato dell’Unione.

Canada: le polemiche con gli Usa del Trump 2

Trump accusa il Canada di sfruttare economicamente gli Usa e gli ha imposto dazi del 25% su diversi prodotti, in particolare le auto, l’acciaio e l’alluminio. I suoi attacchi hanno avuto un effetto dirompente – e probabilmente non voluto – sui sondaggi canadesi, che al momento del suo insediamento vedevano nettamente in testa i conservatori sui liberali.

Trudeau, la cui immagine era logorata da quasi dieci anni di leadership ininterrotta, s’è dimesso ed è stato sostituito da Carney, un ex governatore della Banca centrale, che ha denunciato le affermazioni di Trump come una minaccia all’indipendenza del Canada.

Invece, Poilievre, ideologicamente vicino al magnate presidente, ha preso una posizione più cauta. Così, gli ultimi sondaggi danno i liberali al 43% e i conservatori sotto il 39%. Impossibile dire se e come la tragedia di ieri, nella maggiore città canadese sul Pacifico, impatterà sul voto.

Trump 2: verso i cento giorni, sondaggi negativi

Le elezioni politiche canadesi sono, in qualche misura, un test anche per Trump, il cui tasso di approvazione è in forte calo in tutti i sondaggi condotti in questi giorni dai media Usa, avvicinandosi la scadenza dei 100 giorni alla Casa Bianca, mercoledì 30 aprile. I rilevamenti per conto di New York Times, Washington Post, Fox News, etc. danno risultati concordanti: il tasso d’approvazione è il più basso mai registrato da un presidente dopo cento giorni e sono in particolare criticate le scelte su dazi ed economia e sull’immigrazione e le guerre ai giudici e alle Università. Non piace il fatto che l’Amministrazione Trump 2 non rispetti le sentenze e punti ad ampliare i poteri dell’esecutivo.

Il sondaggio del NYT indica che, secondo gli elettori, Trump manipola troppo i suoi poteri. Le critiche, inoltre, riguardano la gestione di quelli che erano punti forti della sua agenda, l’economia e l’immigrazione. Alla richiesta di definire con un aggettivo la presidenza Trump, il 66% degli intervistati sceglie ‘caotica’, il 59% ‘spaventevole’ e solo il 42% ‘eccitante’.

Per Washington Post / Abc, il 53% degli americani sono critici sulle deportazioni di migranti senza possibilità di ricorso in giustizia (a febbraio, erano il 48%) e quasi i due terzi disapprovano le scelte economico-commerciali, mentre i negoziati Usa – Cina non danno risultati.

L’Ap sintetizza così i primi cento giorni del Trump 2: “Il presidente Trump ha cercato d’estendere i suoi poteri su una scala senza precedenti nella storia: ha fatto dichiarazioni d’emergenza per riscrivere le regole del commercio internazionale e ha deportato migranti verso una prigione di El Salvador senza controllo giudiziario. Ha preso di petto la legge, i media, la salute pubblica e la cultura, cercando di mandare tutto al diavolo e in qualche caso riuscendoci in moro sorprendente”.

Quanto alla guerra dei dazi con la Cina, Pechino non esita a contraddire Trump che parla di negoziati in corso in termini ottimistici: “Non stiamo trattando con gli Stati Uniti”, affermano le autorità cinesi”

Trump 2: Ucraina, stallo dopo colloquio Trump – Zelensky

Sul fronte della pace in Ucraina, i contatti di Trump, sabato, a Roma, a margine dei funerali di Papa Francesco, non hanno avuto seguiti immediati, a parte dichiarazioni e illazioni. Né c’è stata una sosta nei bombardamenti sull’Ucraina. C’è chi presta a, presidente ucraino Volodymyr Zelensky l’accettazione della sovranità della Russia sulla Crimea, ma non vi sono conferme da Kiev.

Il segretario di Stato Marco Rubio, intervistato dalla Nbc, ha detto: “”Questa settimana cercheremo di determinare se” la Russia e l’Ucraina “vogliono veramente la pace e quanto sono ancora vicine o lontane… E’ complicato: se fosse stata una guerra facile da fare finire sarebbe già finita… Al momento, l’unico che può mettere insieme le due parti per porre fine alla guerra è Donald Trump”.

Trump 2: migranti, due bambini cittadini americani deportati e giudice arrestato
Mentre non si stempera né tanto meno si risolve la vicenda del cittadino salvadoregno deportato nel suo Paese per errore, contro il parere della magistratura e nonostante gli fosse stato concesso a suo tempo in diritto d’asilo, sono esplosi sui media altri due casi: l’arresto di una giudice nel Wisconsin, Hannah Dugan, che avrebbe ostacolato la cattura di un migrante, e la deportazione alla Louisiana di tre bambini di 7, 4 e 2 anni, cittadini statunitensi, ma la cui madre honduregna – espulsa a sua volta – avrebbe chiesto di poterli tenere con sé.

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche.Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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