Trump 2 – La settimana di Pasqua si apre, negli Stati Uniti, ancora all’insegna dell’incertezza sui dazi, che condiziona l’andamento dei mercati. In Italia, e in Europa, c’è attesa per la visita a Washington, giovedì 17, della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni.
E, intanto, gli sviluppi di guerra in Ucraina e nella Striscia di Gaza macchiano di sangue le strade della tregua indicate dalla Trump 2: la strage della Domenica delle Palme a Sumy in Ucraina (“Mi dicono sia stato un errore”, le parole del presidente Usa Donald Trump) e l’ennesimo attacco israeliano su un ospedale a Gaza confermano che le paci sono lontane,
Nel week-end, altri due fatti hanno però attirato l’attenzione: il check-up medico cui s’è sottoposto venerdì scorso il presidente Trump ha dato esito pienamente positivo. Il presidente, che avrà 79 anni il 14 giugno e che è il più anziano mai eletto, è risultato “abile e arruolato”, per dirla col linguaggio dei militari.
In Pennsylvania, a Harrisburg, la capitale dello Stato, un incendio doloso ha danneggiato l’abitazione del governatore, il democratico Josh Shapiro, di cui si parla come potenziale candidato alla nomination 2028.

Shapiro e la sua famiglia sono stati svegliati nel cuore della notte tra sabato e domenica da polizia e vigili del fuoco, che li hanno evacuati e hanno spento le fiamme. Una porzione dell’edificio è stata significativamente danneggiata, nessuno è rimasto ferito. La polizia ha arrestato un uomo di 38 anni che, eludendo la sorveglianza, aveva scavalcato la recinzione della residenza e appiccato l’incendio. Se ne ignora il movente, ma il sospetto è accusato di tentato omicidio, terrorismo e incendio doloso.
Trump 2: dazi, aperture al dialogo con Cina e pausa per apparati elettronici
Fronte dazi, è in atto un braccio di ferro tra Washington e Pechino, con dazi Usa del 145% e cinesi del 125% sulle rispettive esportazioni. Inoltre l’Amministrazione Trump 2 applica un dazio del 10% su tutto l’import e dazi maggiori su acciaio e alluminio.

Nel fine settimana, il presidente Usa Donald Trump ha aperto al dialogo con il Paese asiatico. nonostante la Cina intenda “battersi fino alla fine”. “Penso che qualcosa di positivo verrà fuori”, dice Trump, che ha parole di elogio per il presidente cinese Xi Jinping (“un leader molto bravo e molto intelligente”), con cui continua a sostenere d’avere un buon rapporto.
L’Amministrazione statunitense adesso precisa che, sull’import cinese tassato al 145%, ci saranno eccezioni sugli smartphones e su loro componenti elettroniche, Le esenzioni sono particolarmente gradite a compagnie come Apple e altre, che producono gran parte dei loro iphones in Cina. Ma Howard Lutnick, segretario al Commercio, uno ‘pro – dazi’, frena gli entusiasmi, affermando che le esenzioni saranno temporanee, per dare il tempo alle industrie di trasferire le produzioni negli Usa.
Ci potrebbero essere ulteriori sussulti nei prossimi giorni. Ai giornalisti, Trump ha infatti detto che, in materia di dazi, intende procedere basandosi essenzialmente sul proprio istinto. Un modo, scrive il Washington Post, “per tenere gli americani e il Mondo intero sul chi vive per quelle che saranno le sue prossime mosse”.
Nel Congresso, fra i repubblicani circolano fermenti di sommossa, ma, in fin dei conti, deputati e senatori si sono fin qui sempre allineati ai desiderata del presidente.
Trump 2: migranti, deportazioni a rilento, cercasi alternative
Nonostante la virulenza verbale e le prove di forza, alcuni obiettivi dell’Amministrazione Trump 2 appaiono difficili da raggiungere, specie quelli in materia di immigrazione. Trump e i suoi si erano prefissati di deportare entro l’anno almeno un milione di immigrati, cifra difficile da raggiungere. Finora, il numero più elevato di immigrati irregolari rispediti in patria è di 400 mila in un anno, durante la presidenza Obama.
Per accelerare le procedure, la Trump 2 ricorre a metodi di dubbia legalità. Per esempio, ha indotto l’Agenzia delle Entrate a fornirle gli indirizzi degli immigrati senza documenti che pagano le tasse; e ha istigato a Sicurezza sociale a mettere nell’elenco dei deceduti gli immigrati senza documenti, che così non potranno più guadagnarsi da vivere legalmente (e, quindi, neppure pagare le tasse). L’insieme dei provvedimenti, la cui efficacia resta da dimostrare, suscita diffuse perplessità ed è giudicato illegale da numerosi esperti.