La caccia alla talpa era uno degli sport più praticati dall’Amministrazione Trump, che si riteneva vittima di una caccia alle streghe sistematica da parte dei ‘fake news media’. Fonti del Congresso hanno ora rivelato a New York Times, Washington Post e altri che il Dipartimento della Giustizia, nel 2018, intimò in gran segreto alla Apple per via giudiziaria di fornirgli i dati di due esponenti democratici della Commissione Intelligence della Camera, oltre che di membri dei loro staff e di loro familiari, fra cui almeno un minore.
L’obiettivo era scoprire chi fosse la talpa che faceva filtrare ai media informazioni sgradite all’Amministrazione repubblicana. Adam Schiff ed Eric Swalwell, i due deputati anti-Trump, non erano i soli sotto tiro: Apple avrebbe notificato alla Commissione Intelligence di essere stata obbligata a condividere i dati di 12 deputati.
La decisione di imporre alla Apple di consegnare i dati è considerata “del tutto straordinaria” dalla stampa Usa. I leader democratici di Camera e Senato, Nancy Pelosi e Chuck Schumer, chiedono che i ministri della Giustizia di Trump, Jeff Sessions e William Barr, vengano a deporre in Congresso sulla vicenda. Sessions, un ex senatore dell’Alabama, venne ‘licenziato’ da Trump, che non era contento della copertura datagli nel Russiagate, dopo le elezioni di midterm del novembre 2018; Barr si dimise prima della fine del mandato del presidente, per disaccordi sulle presunte frodi elettorali.
Recentemente, s’era pure saputo che i ministri della Giustizia di Trump avevano cercato di ottenere comunicazioni telefoniche e mail di giornalisti accreditati alla Casa Bianca, di NYT, WP e Cnn, sempre con l’obiettivo di individuare le fonti di fughe di notizie.
Schiff, deputato californiano, era nel ’17 capo-gruppo democratico della Commissione Intelligence, di cui ha poi assunto la presidenza dopo le elezioni di midterm, quando i democratici conquistarono la maggioranza alla Camera. Schiff ha istruito le due procedure di impeachment avviate contro Trump: una, tra il 2019 e il ‘20, per il Kievgate; l’altra, a fine mandato, per avere sobillato il 6 gennaio i suoi sostenitori a prendere d’assalto il Campidoglio – entrambe le procedure si conclusero con l’assoluzione del magnate -.
Nel 2019, Swalwell è stato brevemente in corsa per la nomination democratica, senza mai superare l’1% nei sondaggi e abbandonando la gara prima dell’inizio delle primarie.
Le indagini sui due politici furono avviate – si rileva – senza indizi di loro comportamenti illeciti: “La nostra unica colpa era denunciare il presidente perché corrotto”, dice Swalwell alla Cnn. Sia repubblicani che democratici praticarono in passato la caccia alla talpa, ma un giorno Sessions disse che il suo Dipartimento aveva più che triplicato le indagini sulle fughe di notizie rispetto all’epoca di Obama.
Il presidente Biden s’è impegnato a che il Dipartimento della Giustizia non indaghi sui giornalisti e il segretario alla Giustizia Merrick Garland ha promesso di fare rispettare questa direttiva.