Le armi negli Usa non tacciono mai: in un deposito della FedEx, vicino all’aeroporto internazionale di Indianapolis, tra l’Indiana e l’Ohio, un uomo ha ucciso otto persone, prima di suicidarsi, sparando con un fucile a ripetizione. I feriti sono una decina, alcuni gravi.
La strage di Indianapolis, di cui s’ignora il nome dell’autore ed il movente, è la terza di tale gravità in un mese. La sparatoria è avvenuta poco dopo che la polizia di Chicago aveva pubblicato il video del momento in cui un agente spara un colpo di pistola a un tredicenne, Adam Toledo, uccidendolo sul colpo.
“La violenza da armi da fuoco è un’epidemia in America. Ma non dobbiamo accettarla. Dobbiamo agire”, ha dichiarato il presidente Joe Biden, ordinando bandiere a mezz’asta in segno di lutto. “Troppi americani muoiono ogni giorno per la violenza delle armi da fuoco … Possiamo e dobbiamo fare di più per salvare vite”, ha aggiunto, ricordando le leggi all’esame del Congresso e suoi recenti provvedimenti.
Nel video di Chicago, un estratto di pochi secondi che si riferisce a un episodio del 29 marzo, si vede un poliziotto inseguire Adam in un vicolo e intimargli di fermarsi e di gettare a terra l’arma che lui butta via. Appena alzate le mani, però, il tredicenne viene colpito da un proiettile al petto, mortale. La sindaca di Chicago, Lori Lightfoot, ha fatto un appello alla calma, definendo il video “atroce e straziante”.
Le immagini innescano nuove proteste anti-polizia, non solo a Chicago. A Minneapolis, la difesa dell’ex poliziotto a processo per l’uccisione di George Floyd, ha esaurito l’esame dei suoi testi in soli due giorni: Derek Chauvin, l’imputato, non intende deporre, per evitare di auto-incriminarsi.
La prossima settimana, dopo requisitorie e arringhe, i giurati si riuniranno in camera di consiglio.
Kim Potter, la poliziotta bianca arrestata per l’uccisione di Daunte Wright, un ventenne nero, è stata rilasciata su cauzione di 100 mila dollari. La Potter è accusata d’omicidio di secondo grado e rischia una pena sino a 10 anni: avrebbe scambiato la pistola per il taser. A Brooklyn Center, il sobborgo di Minneapolis teatro del dramma, il coprifuoco è stato prorogato, dopo tre notti di proteste e scontri.