Guerre, lutti, polemiche precedono il trittico di Vertici che attende i Grandi del Mondo, della Nato e dell’Ue: da oggi a martedì, il G7 in Canada, a Kananaskis; dal 24 al 26 giugno, il Vertice della Nato in Olanda, all’Aja; e a seguire, il 26 e 27 giugno, il Vertice europeo a Bruxelles.
Appuntamenti che, sulla carta, dovevano servire a discutere delle prospettive di pace in Ucraina e nel Medio Oriente, oltre che della ‘guerra dei dazi’ e del nuovo ordine mondiale, dell’aumento delle spese per la difesa e delle prospettive di una maggiore integrazione europea sui fronti della politica estera e di sicurezza. Tutto nel contesto delle accelerazioni, spesso estemporanee e contraddittorie, imposte ai vari dossier dall’insediamento alla presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump.
Il confronto collettivo con il magnate presidente rappresenta, per gli altri leader dei Sette Grandi, che lo hanno già incontrato tutti in bilaterale, “un primo vero test collettivo”, commenta Euronews.
L’attacco di Israele all’Iran e l’apertura di un nuovo fronte di guerra in Medio Oriente, con il rischio d’incendiare tutta la Regione, condiziona e sconvolge l’agenda del G7, che si svolge in una località dell’Alberta dove i Grandi si riunirono già nel 2002. L’incrocio di colpi tra Israele e l’Iran, iniziati nella notte tra giovedì e venerdì con una massiccia azione israeliana, sono proseguiti fino all’alba, nonostante gli inviti alla de-escalation della comunità internazionale. La tensione è parossistica nell’area già molto calda per il conflitto nella Striscia di Gaza.
Verso Vertici: gli sviluppi tra Israele e Iran e nella Striscia di Gaza

La reazioni iraniane all’attacco israeliano hanno fatto almeno otto morti la scorsa notte in Israele; manca una stima affidabile delle vittime iraniane. L’esercito israeliano sostiene di avere attaccato, fra l’altro, una sede del Ministero della Difesa e la sede dell’Organizzazione per l’innovazione e la ricerca difensiva iraniane, oltre che la residenza dell’ayatollah Khamenei: in tutto 40 obiettivi.
Confermata l’uccisione d’almeno nove scienziati nucleari e d’uno stretto collaboratore di Khamenei. Per la tv di Stato iraniana, un edificio residenziale a Shahid Chamran, vicino a Teheran, è crollato uccidendo 60 residenti, tra cui 20 bambini. L’Idf, per contro, ammette che “pochi missili” iraniani hanno ‘bucato’ le difese aeree e ha causato vittime e danni, anche in aree residenziali di Tel Aviv, Ramat Gan e Rishon Lezion.
“Colpiremo ogni obiettivo degli ayatollah”, avverte il premier israeliano Benjamin Netanyahu. L’Oman fa sapere che i colloqui sul nucleare tra Iran e Usa previsti per oggi solo saltati. L’Agenzia dell’Onu per l’energia atomica, l’Aiea, comunica che quattro edifici “critici” dell’impianto nucleare di Isfahan sono stati colpiti, tra cui un impianto di conversione dell’uranio e uno per la produzione di piastre di combustibile. Per quanto riguarda l’impianto di Natanz, l’agenzia non constata “aumento delle radiazioni al di fuori del sito”.
Di fronte a questi sviluppi, che si sommano ai crimini di guerra e alle violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza, “la posizione dell’Europa verso Israele diventa più negativa”, osserva Politico. C’è chi spinge per denunciare l’Accordo di Associazione tra Ue e Israele e per riconoscere lo Stato della Palestina. Temi, però, che saranno discussi più al Vertice dell’Ue che al G7, dove è probabile che Trump confermi il suo avallo alle azioni israeliane..
La Striscia di Gaza è ormai divenuta, per l’esercito israeliano, “un fronte secondario”. Ma questo non significa che la situazione vi sia migliorata: decine le vittime anche ieri; testimoni riferiscono che i militari israeliani hanno aperto il fuoco su civili radunati vicino a punti di distribuzione degli aiuti nel centro di Gaza, uccidendo 15 persone e ferendone molte altre.
Verso Vertici: gli sviluppi in Ucraina
Per la diplomazia internazionale, “un fronte secondario” è di sicuro, in queste ore, quello ucraino, dove i russi sono all’offensiva sul terreno in direzione di Sumy. In attesa del terzo round d’incontri tra russi e ucraini, sempre a Istanbul, l’Ue ha deciso di estendere la protezione temporanea concessa ai rifugiati ucraini e prepara nuove sanzioni anti-russe –gli Usa non la seguono in questa direzione-.
Alla luce delle discrepanze fra i Sette Grandi su Medio Oriente e Ucraina, non è chiaro se il G7 riuscirà a concordare posizioni comuni.
Il presidente Usa Donald Trump arriva a Kananaskis senza essere riuscito a innescare la pace né in Ucraina né in Medio Oriente, come aveva detto che sarebbe riuscito a fare in breve tempo; anzi, la situazione s’è ulteriormente aggravata e complicata, in entrambi gli scacchieri.
Verso Vertici: Trump, Usa tra contestazioni e delitti politici

Trump è anche reduce da giornate di tensioni e di sangue negli Stati Uniti. Proteste in tutta l’Unione hanno segnato la parata militare che il presidente ha voluto a Washington nel 250o anniversario della fondazione dell’esercito statunitense e nel suo 79o compleanno.
Le proteste contro la parata, costata circa 50 milioni di dollari ed estranea alla tradizione statunitense, si sono sommate a quelle, andate avanti per tutta la settimana, contro le retate anti-migranti illegali intensificatesi in California e altrove. La manifestazioni anti-parata avevano come slogan ‘No Kings Nationwide Day of Defiance’.

Ieri, poi, il Minnesota è stato teatro d’un gesto drammatico di violenza politica. Un uomo, travestito da poliziotto, ha aggredito nelle proprie case due esponenti politici statali: una deputata e suo marito sono stati uccisi, un senatore e la moglie sono rimasti feriti. Il presunto colpevole è Vance Boelter, 57 anni, che lavorava per un’agenzia di sicurezza privata. Le vittime sono Melissa Hortman, figura di spicco del partito democratico, già speaker della Camera del Minnesota. I feriti sono il senatore John Hofmann e sua moglie.