Usa 2024 190 – Serata di facezie, per Joe Biden, ieri sera, all’Hotel Hilton di Washington, dove c’era l’annuale cena dei corrispondenti dalla Casa Bianca. Il presidente ne è spesso ospite e la tradizione vuole che metta i panni del ‘comedian-in-chief’, cioè del comico che si fa zimbello di se stesso. A condurre la serata era Colin Jost, il comico di Saturday Night Live.
Biden non ha lesinato l’auto-ironia, ma ha soprattutto preso di mira il suo rivale Donald Trump. “L’età è un problema – ha detto -, sono un adulto che corre contro un bambino di sei anni”; e ha aggiunto che potrebbe usare ancora il nomignolo di “Sleepy Don”, attribuito al suo predecessore che si è appisolato in tribunale durante una delle udienze del processo per il pagamento in nero fatto a una pornostar – per Trump, Biden è ‘Sleepy Joe’ -. Poi, la battuta più efficace: “Donald ha avuto un paio di giorni ‘stormy’, tempestosi”, con un gioco di parole sul nome d’arte della sua accusatrice, Stormy Daniels.
Ma non sono mancati, nel discorso del presidente, i momenti seri, come quando ha ribadito l’impegno a fare tornare a casa i giornalisti americani detenuti all’estero, fra cui Evan Gershkovich, il reporter del Wall Street Journal imprigionato in Russia – i genitori di Gershkovich erano presenti fra gli invitati –, e ha sottolineato l’importanza della libertà di stampa.
Le parole di Biden sono state seguite da quelle di Jost, che non ha risparmiato nessuno, neanche il presidente. “Sono le dieci passate e Sleepy Joe è ancora sveglio”, ha esordito fra gli applausi, anche di Biden. La sua ironia ha animato la sala e il comico ha chiuso con un endorsement a Biden. “Ho perso mio nonno quest’anno. Presidente, lei è stata l’ultima persona per cui ha votato”, a Staten Island, un’area di New York prevalentemente repubblicana.
Davanti all’Hilton, c’erano decine di manifestanti pro-palestinesi: una rappresentanza delle decine di migliaia di studenti che stanno protestando nelle Università d’America – centinaia gli arresti nell’ultima settimana -. Il tema pesa, per ora, sulla campagna per Usa 2024.
Usa 2024: Trump equipara proteste pro-palestinesi a raduno razzista

Proprio le proteste degli studenti sono un costante bersaglio della retorica pro-israeliana di Trump, che ha più volte notato come le forze di polizia destinate al suo processo a New York dovrebbero essere dirottate sulla Columbia University, l’epicentro delle proteste, per riportarvi l’ordine.
Sul suo social Truth, Trump ha scritto che il letale raduno neonazista del 2017 a Charlottesville furono “noccioline” in confronto alle proteste pro-palestinesi nei campus universitari. Trump è dunque tornato a minimizzare quel raduno dei suprematisti bianchi dell’ultradestra in Virginia, culminato nella morte di una donna che contestava i razzisti.

A Charlottesville. nell’agosto del 2017, suprematisti bianchi si erano radunati per protestare contro la rimozione di una statua del generale sudista Robert Lee: l’evento, che aveva tra i promotori l’ex leader del Ku Klux Klan David Duke, era degenerato e un suprematista aveva investito con l’auto i contro-manifestanti, uccidendo una donna e ferendo decine di persone. All’epoca, Trump, che era presidente, dichiarò che “c’era gente molto perbene da entrambe le parti”.
Ora, in un post su Truth, Trump ha osservato che Biden ha citato le violenze di Charlottesville come una delle ragioni per cui ha deciso di correre per la Casa Bianca contro di lui. “Se questo è il caso, ha fatto un terribile lavoro perché Charlottesville è una nocciolina rispetto alle proteste anti-Israele di questi giorni in tutto il Paese”.
Usa 2024: Biden e il segno della croce ‘galeotto’ sull’aborto
C’è una dose di polemiche pure per Biden, che, partecipando a una manifestazione contro il divieto di aborto a Tampa in Florida, s’è fatto il segno della croce, scatenando la rabbia dei fondamentalisti cristiani. Biden era nello Stato dove risiede Trump, alla vigilia dell’entrata in vigore della legge che vieta l’interruzione di gravidanza dopo sei settimane, una delle normative più severe negli Usa.
Il presidente punta a scaricare la responsabilità della legge sul suo predecessore e a mobilitare così l’elettorato in uno Stato che i democratici hanno perso nel 2016 e nel 2020, ma che quest’anno sperano di riconquistare a Usa 2024 trainati dal voto sul referendum statale per annullare la contestata legge.
Biden s’è fatto il segno della croce mentre Nikki Fried, la presidente dei democratici della Florida, criticava le severe restrizioni sull’interruzione di gravidanza avallate dal governatore repubblicano Ron DeSantis.
“L’uso del segno della croce da parte di Biden a sostegno dell’aborto è un insulto disgustoso verso tutti i cristiani, ma soprattutto verso i cattolici che rivendica come suoi” – Biden è cattolico, ndr -, ha detto a Fox News Brian Burch, presidente di CatholicVote. E’ un gesto “sacro, usato dai credenti per benedirsi, chiedere perdono o proteggersi dalla tentazione – ha aggiunto Burch -. Biden, invece, ha trasformato questa antica pratica cristiana in un’approvazione dell’estremismo abortista”.