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Usa 2024: – 292, Trump via tribunale & C. nel New Hampshire

Scritto il 17/01 per la sezione Usa 2024 del mio sito e ripreso da The Watcher Post https://www.thewatcherpost.it/usa/usa-2024-292-dopo-la-vittoria-in-iowa-adesso-tocca-al-new-hampshire/

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Usa 2024 292 – Nel New Hampshire, dove si vota per le primarie martedì 24, la partita si annuncia un po’ più serrata che nello Iowa, ma Donald Trump ha nei sondaggi un vantaggio comunque consistente: secondo la media dei rilevamnenti fatta dal sito RealClearPolitics, il magnate ex presidente ha il 43,5% delle intenzioni di voto, che potrebbe incrementare con il 5% di Vivek Ramaswamy, l’imprenditore tech che si è ritirato e gli ha dato il suo appoggio.

Lo segue a distanza l’ex ambasciatrice all’Onu Nikky Haley col 29,3%: anche lei potrebbe beneficiare dei voti di un rivale che ha lasciato la corsa, pur senza darle l’endorsement: Chris Christie (11,3%). Il governatore della Florida Ron DeSantis è fermo al 6,5% e rischia una colpo fatale dopo aver strappato faticosamente il secondo posto in Iowa, dove aveva scommesso tutto.

240117 Usa 2024 292 - Asa Hutchinson
Asa Hutchinson (Fonte: Wikipedia)

Nessuno potrà trarre grosso vantaggio dal ritiro dalla corsa alla nomination dell’ex governatore dell’Arkansas Asa Hutchinson, che nei sondaggi raccoglie consensi marginali. La sua figura di politico conservatore del XX Secolo non ha avuto adeguata eco in un partito dominato da Trump. Congedandosi dagli elettori, Hutchinson ha detto: “Il mio messaggio sull’essere un repubblicano con esperienza che dice la verità sull’attuale favorito”, cioè du Trump, “non ha sfondato in Iowa”.

Ormai, il magnate ex presidente fa della Haley il suo bersaglio: “Conta sul fatto che i democratici s’infiltrino nelle vostre primarie per vincere in New Hampshire”, dice; “Non sta facendo per niente bene nei sondaggi, è arrivata terza in Iowa”, ha con sé persone “pro Biden, pro immigrazione e pro Cina”.

DeSantis, che in New Hampshire si gioca la sopravvivenza, sostiene, all’unisono con Haley, che, se Trump dovesse essere il candidato repubblicano, “perderemmo le elezioni”: il voto diventerebbe “un referendum sui suoi guai giudiziari”. Ma polemizza con la Haley che s’è sfilata da un dibattito fra aspiranti alla nomination previsto nei prossimi giorni: “Sono l’unico candidato che ha accettato di partecipare al dibattito”.

Haley spiega la sua posizione: andando avanti verso Usa 2024 parteciperà a dibattiti solo con Trump o Joe Biden. L’ex governatrice della South Carolina dice: Abbiamo avuto cinque dibattiti in questa campagna. Sfortunatamente, Trump li ha evitati tutti. Il prossimo dibattito che farò sarà con Trump o Biden”. 

Usa 2024: Trump in tribunale con la sua accusatrice

Trump e la scrittrice E. Jean Carroll si sono ieri trovati nella stessa stanza per la prima volta da anni nel procedimento per diffamazione a carico dell’ex presidente. L’anno scorso la letterata, che accusa il magnate di una violenza da lei subita in un grande magazzino di New York negli Anni ’90, aveva testimoniato in tribunale a Manhattan, ma il magnate non era presente.

Nella nuova causa che li vede opposti, la scrittrice chiede all’ex presidente 10 milioni di dollari come indennizzo per diffamazione: Trump nega lo stupro avvenuto quasi 30 anni or sono, nonostante un tribunale abbia già stabilito che c’è stato.

Ieri, il giudice Lewis Kaplan ha respinto la richiesta dei legali di Trump di sospendere le udienze giovedì 18 gennaio per consentirgli di partecipare al funerale della suocera Amalija Knavs, scomparsa la scorsa settimana.

Nella fase di selezione della giuria, tre potenziali giurate sono state esentate dal processo perché non garantivano equità di giudizio. Una donna ha affermato di aver fornito servizi di comunicazione all’attività di Ivanka Trump nel 2017 e nel 2018. Un’altra lavora per una società di traslochi che forniva servizi agli edifici di Trump a Manhattan. Una terza, che lavora nella lobby politica, è stata alla Casa Bianca durante la presidenza Trump, pur senza averlo mai incontrato direttamente.

Usa 2024: Biden-Harris, i democratici più ricchi di sempre
Usa 2020 - Michigan - Biden - Harris
March 09, 2020 – Detroit, Michigan, U.S. – U.S. Senator KAMALA HARRIS (D-CA), who had previously endorsed Vice President Joe Biden for president, speaks during a Get Out the Vote Rally for Mr. Biden at Renaissance High School. The Michigan primary and those in five other states will be contested tomorrow, March 10.(Credit Image: © Brian Cahn/ZUMA Wire)

(ANSA) – La campagna per la rielezione di Joe Biden e Kamala Harris ha annunciato di avere 117 milioni di dollari in cassa, una cifra che secondo lo staff è la più grande ottenuta da qualsiasi ticket democratico nella storia a questo punto della gara. I team del presidente e della vice-presidente hanno dichiarato di avere raccolto oltre 97 milioni di dollari nel quarto trimestre del 2023, sommando i fondi ricevuti dalla campagna, dai comitati congiunti di raccolta fondi e dal Comitato nazionale democratico.

Nel terzo trimestre del 2023, invece, la campagna Biden-Harris aveva raccolto 71 milioni. “Questo storico risultato … invia un messaggio chiaro, ossia che la squadra Biden -Harris conosce la posta in gioco in queste elezioni ed è pronta a vincere a novembre”, ha affermato Julie Chávez Rodríguez, direttrice della campagna. Il 97% delle donazioni nel quarto trimestre, riferisce The Hill, era inferiore ai 200 dollari, per una media di 41,88 dollari. Dal lancio della campagna, quasi un milione di sostenitori hanno contribuito alla raccolta: un dato che alimenta speranze per Usa 2024.

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche.Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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