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Trump 2: dazi, Trump colpisce Brasile pro-Bolsonaro. Ucraina, Usa danno armi, Russia sgancia bombe

Scritto il 10/07/2025 per The Watcher Post https://www.thewatcherpost.it/news/dazi-trump-colpisce-il-brasile-pro-bolsonaro-dietrofront-sulle-armi-allucraina-bombardata-da-putin/

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Trump 2 – Il presidente Usa Donald Trump decide di imporre dazi al 50% al Brasile, adducendo non ragioni economiche o commerciali, ma il fatto che la magistratura di quel Paese persegue l’ex presidente Jair Messias Bolsonaro, che nel 2022 cercò di rovesciare con una sommossa l’esito delle elezioni.

La vicenda brasiliana e gli sviluppi della ‘guerra dei dazi universale’ lanciata dal Trump 2 fanno l’apertura di molti media Usa questa mattina. Ma c’è pure spazio per gli sviluppi dell’invasione dell’Ucraina: armi da Washington a Kiev e bombe – ogni notte più numerose – di Mosca su Kiev e altre località ucraine, mentre a Londra si svolge la conferenza dei Volenterosi e a Roma quella per la ricostruzione – vi partecipa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri ha incontrato Papa Leone XIV a Castel Gandolfo e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale -.

Trump 2: dazi, caso Brasile, nuove lettere, negoziati con Ue
221103 Brasile - Lula - Bolsonaro - blocchi
November 1, 2022, São José dos Campos, Brazil: SÃO JOSÉ DOS CAMPOS, SP – 01.11.2022: MANIFESTANTES PARALISAM DUTRA EM SÃO JOSÉ – Several protesters interrupted the flow of traffic and paralyzed the Presidente Dutra Highway in São José dos Campos, this Tuesday (01). Protesters focus on the stretch near the entrance to the DCTA (Department of Aerospace Science and Technology). 24 states and the Federal District register strikes organized by truck drivers on federal and state roads, as a form of protest against the election of Lula (PT) to the presidency of the country. (Credit Image: © Luis Lima Jr/Fotoarena via ZUMA Press)

Al Brasile, Trump, che ieri ha scritto sui dazi ad altri sei Paesi, ha dedicato un post sul suo social Truth. Il magnate presidente definisce “una caccia alle streghe” i procedimenti giudiziari avviati contro l’ex presidente negazionista di estrema destra: il termine è per lui ricorrente, per i processi che vedono imputati lui e/o i suoi amici e – recentemente – per quelli contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Il 7 gennaio 2022, Bolsonaro, battuto l’anno prima alle elezioni presidenziali da Luiz Inacio ‘Lula’ da Silva, orchestrò un’azione molto simile a quella istigata da Trump il 6 gennaio 2021: un’insurrezione contro il Congresso per rovesciare l’esito del voto e restare al potere.

Il presidente brasiliano Lula ha detto che il Brasile reagirà ai dazi Usa con misure reciproche. C’è l’impressione che il Brasile ‘paghi’ anche la sua attuale presidenza dei Brics e l’iniziativa, per ora senza successo, di promuovere una moneta mondiale alternativa al dollaro.

Nell’annunciare le sei nuove lettere, che vanno ad aggiungersi a quelle mandate lunedì, i media Usa notano che Trump ha di fatto esteso al 1° agosto la scadenza che lui stesso aveva fissato al 9 luglio, cioè a ieri, della tregua nella ‘guerra dei dazi universale’. Il Washington Post sottolinea come, su 90 accordi commerciali promessi in 90 giorni, Trump ne abbia conclusi solo due – la Cnn, esagerando un po’, scrive che sono tre fatti su 200 promessi -. Il New York Times s’interroga se il presidente non stia “rendendo l’America meno competitiva”.

Resta aperto il negoziato con l’Unione europea, con un intreccio di indiscrezioni, spesso tra di loro contraddittorie, dall’una e dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, sull’entità dei dazi che saranno imposti, se lo saranno.

Trump 2: Ucraina, Usa “scontenti di Putin” pensano ad armi e sanzioni
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Lunga telefonata tra i presidenti Usa Donald Trump e russo Vladimir Putin (Fonte: Facebook)

Deluso dall’atteggiamento sull’Ucraina del presidente russo Vladimir Putin, che, invece di pensare alla pace, intensifica la guerra, Trump ridà via libera alle fornitore militari di Washington e Kiev; e il Congresso valuta nuove sanzioni anti-Russia.

Il New York Times spiega che Putin è convinto che la superiorità russa sul campo di battaglia stia crescendo e che le difese ucraine possano collassare nei prossimi mesi.

L’Ap conferma un retroscena alla base del dietrofront degli Usa sulle forniture di armi all’Ucraina: l’annuncio fatto dal Pentagono la settimana scorsa di uno stop alle forniture, motivato dall’urgenza di ricostituire gli stock americani, non sarebbe stato concordato con la Casa Bianca, che ne sarebbe, anzi, stata sorpresa. Sarebbe l’ennesimo ‘infortunio’ del segretario alla Difesa Pete Hegseth.

Relativamente poca attenzione sui media Usa questa mattina per il Medio Oriente, nonostante il premier israeliano Benjamin Netanyahu sia tuttora in visita negli Stati Uniti. Fox News dà, però, estremo rilievo alla decisione del Dipartimento di Stato di adottare sanzioni contro l’italiana Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu sui diritti dei palestinesi, di cui ha ripetutamente denunciato le violazioni.

Trump 2: Musk sempre più solo, Linda lo lascia
250710 - Trump 2 - Musck - Yaccarino
Elon Musk e Linda Yaccarino, quando tutto andava bene (Fonte: Il Digitale)

Dopo la rottura con Donald, quella con Linda: è un momentaccio per Elon Musk, che pare anteporre la politica agli affari. L’uomo più ricco al Mondo, che ha litigato con l’uomo più potente al Mondo, il presidente degli Stati Uniti, e che ha deciso di fondare un nuovo partito, in funzione ‘anti-Trump’, deve incassare la defezione dell’amministratrice delegata del suo social X, Linda Yaccarino, personaggio molto conosciuto dell’imprenditoria e della finanza statunitensi.

Secondo il Wall Street Journal, la rottura fra i due era nell’aria da mesi, perché Yaccarino, che era alla guida di X da due anni e che ha saputo sistemarne i conti, non condivideva la vocazione alla politica di Musk. Dal canto suo, Musk, che il WSJ definisce “lunatico”, le chiedeva di fare di più e più in fretta.

Yaccarino è una manager sperimentata che ha anche saputo correggere alcuni iniziali errori di Musk nella gestione di X, acquisito per 44 miliardi di dollari a fine 2022. Yaccarino s’insedio alla guida del social sei mesi più tardi, nel maggio 2023.

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche.Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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