A seggi ormai aperti e voti in parte già espressi, ma non ancora contati, in queste elezioni europee scaglionate per tenere conto delle consuetudini nazionali – ad esempio, chi non vota la domenica e chi vota su più giorni -, Il Settimanale cerca di offrire un quadro della situazione sia nell’Unione sia in Italia, ma si sofferma anche su situazioni specifiche, come la crisi di governo in Austria, che, nell’ultima settimana di campagna elettorale, ha indebolito il fronte sovranista. Federico Iadicicco, nell’intervista, offre una visione dell’integrazione alternativa a quella prospettata la scorsa settimana da Emma Bonino.
La pagina dell’economia denuncia un’Europa ‘in erba’ ed ‘al verde’, perché è reticente ad affrontare la questione della legalizzazione della cannabis. La pagina dei migranti denuncia i falsi miti che stanno dietro il racconto del fenomeno, che alimentano (e s’alimentano di) paure e pregiudizi. E, ancora, la pagina dello sport sottolinea i valori della diversità. E la pagina della cultura ci propone, nella stagione di Giro e Tour, un giro d’Europa suggestivo delle locations di Game of Thrones.
Le elezioni europee sono il filo conduttore dell’edizione 2019 de Il Settimanale. Divisi in redazioni, studentesse e studenti della classe di Agenzie e Nuovi Media dell’anno accademico 2018/’19 del corso di laurea magistrale in Editoria e Scrittura della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma producono il loro Settimanale, dedicato, in questo mese di maggio, alle elezioni europee.
Ogni numero si articola in otto sezioni: il Punto verso le elezioni, in Italia e nei Paesi dell’Unione, con un focus su un Paese o gruppo di Paesi, Economia, Migranti, Cultura, Sport, l’Intervista. Argomenti, contenuti e modalità di trattamento sono decisi in autonomia dalle singole redazioni.
Il Settimanale è un esercizio didattico, ma vuole pure essere una palestra pre-professionale e riesce talora a offrire spunti informativi sugli eventi trattati o letture originali sui temi affrontati. Non c’è pretesa di completezza, ma c’è desiderio di precisione, cura, attenzione e ansia di migliorare, settimana dopo settimana.