Il 2017 si è appena concluso e gli italiani si preparano ad affrontare un nuovo anno tra speranze, timori e difficoltà. Ma quali sono realmente le paure degli italiani? Quali le notizie di cronaca che il cittadino medio non vorrebbe più leggere sui giornali?
Abbiamo posto queste domande ai diretti interessati, attraverso un sondaggio realizzato sul web, al quale hanno risposto 267 persone, di cui la maggioranza, il 41.4 %, di età compresa tra i 25 e i 35 anni, e i risultati parlano chiaro: a preoccupare maggiormente gli intervistati è la cattiva amministrazione (45.7%), seguono gli episodi di femminicidio con il 24.3%, mentre il 22.8% ha optato per la malasanità e solo il 7.1% mette in cima alla lista delle loro paure l’immigrazione.
Cattiva gestione del territorio, corruzione nella pubblica amministrazione, difficoltà nel controllare i casi di microcriminalità organizzata sembrano essere quindi le paure maggiori degli italiani. Gli episodi di violenza ad opera di baby gang, ad esempio, sono ormai all’ordine del giorno: l’ultimo caso risale solo al 20 gennaio, quando un gruppo di 7 ragazzini ha distrutto a sassate i vetri della sala d’attesa e della biglietteria nella stazione di Agnano della Cumana, nel Napoletano.
Spesso è balzata alle cronache anche la difficoltà dell’amministrazione capitolina, non solo quella dell’ultima giunta, nello smaltimento dei rifiuti, problema al quale ancora ad oggi non è stata opposta una soluzione efficace. La tematica, seppur in maniera diversa, riguarda gran parte del territorio nazionale, con particolare attenzione per il meridione.
Il problema della cattiva amministrazione è altresì evidente se si guarda al Report “Agenda anticorruzione 2017” voluto da Transparency International Italia, secondo il quale il nostro paese si classifica nella lotta alla corruzione solo sessantesimo su 176 stati esaminati. Alla capacità sanzionatoria e repressiva delle istituzioni italiane è stato assegnato un punteggio di soli 45/100, tanto che da gennaio ad ottobre 2017 sono stati ben 560 i casi di corruzione riportati dai media.
D’altro canto, l’aderenza, tra problemi statisticamente riscontrati e le preoccupazioni emerse dal sondaggio, si conferma anche per il dramma del femminicidio: secondo l’Eures infatti sono state 114 le donne uccise nei primi 10 mesi del 2017, e il 2018 ha già registrato due nuove vittime, di cui l’ultimo episodio risale al 10 gennaio, quando a Sozzago, nel Novarese, una donna è stata uccisa nella sua abitazione dal compagno di 50 anni. Stupisce infine come l’immigrazione sia un motivo di preoccupazione solo per il 7.1%, nonostante l’ampio spazio dedicato ad essa da parte dei media nazionali.
Il profilo che emerge dalle preoccupazioni degli intervistati è dunque quello di un paese meno corrotto, con un’amministrazione più trasparente e competente, e dove i cittadini possano sentirsi al sicuro: sarà forse effetto della campagna elettorale?
L’Illuminista: Laura Annese, Alessia Brazzova, Maria Teresa Gasbarrone, Giorgia Isabella Tripaldi, Beatrice Vecchiarelli