Guerre, punto – Viveri e medicinali paracadutati sulla Striscia di Gaza, anche con il concorso di aerei italiani, mentre l’esercito israeliano continua a sparare e a uccidere. Due sottomarini nucleari americani inviati dal presidente Usa Donald Trump nei pressi delle acque territoriali russe, mentre la Russia continua gli attacchi notturni con droni e missili sulle città ucraine.
I fronti di guerra in Medio Oriente e in Ucraina vivono sussulti contraddittori, ma su entrambi non ci sono spiragli di pace o anche solo di tregua a breve. La Cnn s’interroga se Trump nonn stia “per cambiare strategia su Gaza e sull’Ucraina”.
A Roma, Papa Leone XIV conclude il Giubileo dei Giovani con un’impegnativa affermazione: “Aiamo con i giovani di Gaza e dell’Ucraina”. A Gerusalemme, il ministro israeliano Ben-Gvir, esponente dell’estrema destra, guida l’incursione di 1.200 coloni sulla Spianata delle Moschee, occupando gli spiazzi intorno alla moschea di Al-Aqsa. I coloni pregano, fanno rituali con danze e canti a alta voce. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu frena sulla portata della provocazione, condannata da Hamas, dall’Anp e del mondo arabo.
Guerre, punto: Gaza, i negoziati languono, il pane manca, il conflitto infuria

Netanyahu procrastina ogni annuncio sulle prossime mosse militari. Ma il capo di Stato Maggiore dell’esercito Eyal Zamir anticipa che “i combattimenti continueranno senza tregua, se gli ostaggi non saranno tutti rilasciati”.
Per un rapporto dell’Onu sulla distribuzione dei viveri a Gaza negli ultimi due mesi, da quando, cioè, se ne occupa la Gaza Humanitarian Foundation, ‘Soltanto il 10% degli aiuti è arrivato ai civili, il resto è andato disperso in furti e saccheggi’. E ci sono state centinaia di vittime fra le persone che s’ammassavano per il cibo. L’Unicef documenta la ‘strage degli innocenti’: “Dall’inizio del conflitto sono morti 18 mila bambini”.
In uno dei tanti episodi cruenti recenti, un operatore della Mezzaluna Rossa palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti in un attacco israeliano contro il centro dell’organizzazione a Khan Younis, nel Sud della Striscia. Patiscono la fame anche gli ostaggi israeliani tuttora detenuti da Hamas, quasi 22 mesi dopo la loro cattura – una ventina sono ritenuti ancora vivi – . Un video shock diffuso dall’organizzazione terroristica palestinese mostra un giovane israeliano Eviatar David ridotto a pelle e ossa dentro un tunnel, creando un cupo parallelismo con la gente di Gaza che non ha di che mangiare.

L’inviato di Trump per il Medio oriente Steve Witkoff, che visita la Striscia e incontra i familiari degli ostaggi, gioca con le parole: “C’è scarsità di cibo, non carestia”. Il Washington Post accerta che solo tre milioni di dollari di aiuti statunitensi sono effettivamente giunti a Gaza, mentre Trump sostiene d’averne mandati 60 milioni. E immagini aeree ottenute dal gionale documentano l’entità delle distruzioni e l’importanza degli sfollamenti nella Striscia: le ha scattate Heidi Levine, fotoreporter salita a bordo di uno degli aerei giordani che paracaduta aiuti.
I negoziati sono in stallo: israeliani e statunitensi li hanno abbandonati, attribuendo la responsabilità della mancanza di accordo ad Hamas; Hamas, dal canto suo, ripete che non deporrà le armi finché non verrà creato e riconosciuto uno Stato palestinese. Il numero dei Paesi disposto a farlo cresce (e pure la Germania valuta un passo del genere, dopo che altri tre Paesi del G7 lo hanno annunciato, Gran Bretagna, Francia e Canada). Il Washington Post constata che “il Mondo sta di nuovo preoccupandosi della soluzione dei due Stati”, ma si chiede se non sia “troppo tardi”.
Guerre, punto: Ucraina, sottomarini e sanzioni non smuovono Putin

La decisione di Trump di mandare due sottomarini nucleari Usa nei pressi delle acque territoriali russe segna un’escalation nelle tensioni tra Washington e Mosca, dopo che l’ex presidente e premier russo Dmitry Medvedev aveva contestato al magnate presidente di giocare al gioco degli ultimatum – l’ultimo scadrebbe l’8 agosto, data entro la quale il presidente russo Vladimir Putin dovrebbe fare passi verso la pace o almeno una tregua -.
In proposito, Le Monde parla della “teoria del pazzo”, sottolinenando come Trump non sia finora riuscito a smuovere Putin. Il magnate presidente conferma che, in assenza di negoziati tra Mosca e Kiev, giovedì prossimo imporrà sanzioni alla Russia, nello specifico tariffe secondarie al 100%, cioè dazi imposti a Paesi terzi che mantengono rapporti commerciali con la Russia, ad esempio fornendole armi e comprandone petrolio.
La risposta di Putin ai sottomarini di Trump è stata l’annuncio dello spiegamento in Bielorussia, entro fine anno, di missili ipersonici Oreshnik: “I lavori preparatori sono in corso”, ha detto Putin, incontrando il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, suo ‘vassallo’.
Staremo a vedere. Le cronache riferiscono di modeste avanzate russe sul terreno, di raid russi cruenti su città ucraine – compresa la capitale – e di attacchi ucraini su installazioni energetiche russe. C’è stato un ennesimo allarme per un incendio alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, occupata dai russi dall’inizio dell’invasione.
A Kiev, dopo le proteste di piazza e le critiche dell’Unione europea, il Parlamento ucraino ha fatto marcia indietro e ha ristabilito l’indipendenza dei due maggiori organi anti-corruzione, pochi giorni dopo avere deciso il contrario.