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Israele-Iran: giorno 2 nuova guerra, Usa tra coinvolgimento e isolazionismo

Scritto il 13/06/2025 per The Watcher Post https://www.thewatcherpost.it/esteri/israele-iran-la-nuova-guerra-al-secondo-giorno-usa-tra-coinvolgimento-e-isolazionismo/

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La nuova guerra tra Israele e l’Iran è entrata nel suo secondo giorno con ulteriori attacchi israeliani dopo che, nella giornata di ieri, Teheran aveva risposto con missili e droni alla massiccia offensiva israeliane della notte tra giovedì e venerdì, che aveva fatto decine di vittime e aveva preso di mira, fra l’altro, i vertici militari iraniani e numerosi scienziati nucleari.

Missili e droni iraniani sono stati quasi tutti intercettati dalle difese aeree israeliane, che sono state appoggiate da Stati Uniti e da altri Paesi. Ma in Israele si contano ugualmente almeno tre vittime e decine di feriti: non tutti gli ordigni sono stati neutralizzati e spezzoni degli intercettati, cadendo, hanno fatto danni.

La drammatica ‘escalation’ in Medio Oriente fa passare in secondo piano, negli Stati Uniti, proteste sui migranti e polemiche sulla parata militare allestita oggi a Washington nel 250o anniversario dell’esercito statunitense, in coincidenza con il 79o compleanno del presidente Donald Trump – ne vengono contestati l’opportunità politica e il costo economico, dell’ordine di 45 milioni di dollari o ben superiore ai cento, a seconda delle stime -.

Israele-Iran: l’atteggiamento statunitense
In analisi, il Washington Post scrive che “l’attacco di Israele all’Iran evidenzia i fallimenti di Trump come pacificatore”: “Voleva fare la pace, ma si trova immischiato in un nuovo conflitto”. Ci sono divisioni, nel campo repubblicano, fra cui vuole gli Usa al fianco di Israele in modo più determinato e chi, invece, più in linea con il neo-isolazionismo ‘trumpiano’, vuole restare ai margini. Il risultato è quello che il New York Times definisce “un calderone di ansia e di rabbia”.

‘Vittima collaterale’ dell’iniziativa israeliana sembra essere las trattativa tra Usa e Iran sul nucleare, il cui sesto round doveva tenersi in Oman oggi e domani. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva più volte detto che l’Iran “non dovrà mai avere l’atomica” e ha preferito agire in proprio, invece di attendere l’esito dei negoziati. Per Trump, “l’Iran avrebbe dovuto raggiungere un accordo, e può ancora farlo finché ha qualcosa da perdere”.

L’Amministrazione Trump 2 nega qualsiasi coinvolgimento “diretto” negli attacchi israeliani contro obiettivi iraniani – appare però difficile che essi siano stati condotti senza supporto d’intelligence statunitense – e mette in guardia Teheran dal colpire, per ritorsione, interessi statunitensi.

Una chiave di lettura dell’atteggiamento della Casa Bianca la fornisce Axios: Trump e il suo staff hanno “finto” di opporsi all’attacco in Iran, ma non hanno in realtà manifestato alcuna opposizione nei colloqui privati tra le due Amministrazioni. Così, lo Stato ebraico aveva un “chiaro via libera” dalla Casa Bianca.

L’obiettivo della finta riluttanza statunitense era quello di convincere l’Iran che nessun attacco era imminente e fare così in modo che i militari e gli scienziati nel mirino di Israele non si spostassero in altre località.

La Abc sostiene che gli Usa non hanno avuto un ruolo militare “attivo”, ma dice che hanno aiutato Israele con informazioni di intelligence. Il Wall Street Journal prevede che il conflitto non sarà breve – comne del resto ha subito detto Netanyahu -, che durerà almeno due settimane con attacchi “molto intensi nei prossimi giorni”.

Israele-Iran: bilancio e sviluppi

Nella notte tra giovedì e venerdì’, l’operazione israeliana, denominata ‘Rising Lion’, ha coinvolto 200 velivoli dell’aeronautica israeliana e operazioni di intelligence mirate (il Mossad, ad esempio, ha neutralizzato le difese aeree di Teheran con droni fatti partire da dentro il territorio iraniano).

Fra gli obiettivi colpiti, centri nucleari e installazioni militari a Natanz, Khondab, Khorramabad, Teheran e Isfahan, tutti siti strategici per il programma atomico iraniano. Natanz, in particolare, avrebbe subito gravi danni. Ma il New York Times scrive che le capacità nucleari iraniane sono state appena scalfite, perché gli impianti più sensibili sono allestiti in profondità nel sottosuolo e Israele non dispone di armi per penetrarvi. I media iraniani indicano tra i civili 78 morti e 329 feriti.

Dopo una pausa ieri mattina, gli attacchi di Israele contro l’Iran sono ripresi il pomeriggio e la notte. Il premier Netanyahu in un video, ha affermato che l’ordine di smantellare il programma nucleare iraniano risale al novembre 2024, cioè poco dopo l’uccisione in Libano del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.

Secondo Netanyahu, l’Iran avrebbe accelerato per dotarsi della bomba nucleare da quel momento. Sui suoi Appunti, Stefano Feltri scrive che Netanyahu ha attaccato l’Iran “per salvare sé stesso ma anche perché convinto che sia in gioco la sopravvivenza del Paese, sempre più isolato per quanto avviene nella Striscia di Gaza”.

Israele-Iran: le reazioni internazionali

Lo scoppio del conflitto fra Israele e Iran suscita allarme in tutta Europa e in tutto il Mondo. I leader dei 27 chiedono a entrambe le parti un’immediata de-escalation. Una riunione d’emergenza chiesta dall’Iran del Consiglio di Sicurezza dell’Onu è stata senza esito, com’era prevedibile. L’ambasciatore di Teheran Amir Saeid Iravani ha parlato di “atto di aggressione” israeliano. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha lanciato un appello: “Basta escalation. E’ ora di smetterla. La pace er la diplomazia devono avere la meglio”.

Da parte Usa, la risposta è stata lo spostamento di unità navali e di postazioni anti-aeree per meglio contribuire alla difesa di Israele e delle basi militari statunitensi in tutta la Regione.

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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche.Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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