Il Settimanale speciale Referendum – I referendum popolari che si terranno l’8 e il 9 giugno chiameranno al voto decine di milioni di italiani. In qualità di studenti universitari della Sapienza di Roma abbiamo proposto ai nostri colleghi un sondaggio relativo al referendum. Le risposte ottenute provengono da diverse facoltà presenti nel nostro ateneo, da Lettere e Filosofia a Scienze politiche e a Medicina. Abbiamo inoltrato il sondaggio (form di Google), nei diversi gruppi whatsapp dei vari corsi, raccogliendo così una sessantina di risposte.
Dopo aver analizzato i dati, constatiamo una netta predominanza del SÌ, con un consenso che oscilla tra il 77% e il 90%. Una delle novità di questi referendum è la possibilità di voto fuorisede (per motivi di studio, lavoro e salute). All’interno del nostro sondaggio, composto da studenti, non è un caso che poco più della metà dei partecipanti risulti facente parte della categoria fuori sede.
Referendum 8/9 giugno: l’analisi dei risultati del sondaggio
Qui di seguito vengono riportati i dati raccolti:
La predominanza delle risposte è nella fascia 18-24 anni con una percentuale del 79%. Un dato prevedibile e lampante vista l’età media degli studenti universitari, tra triennali e magistrali. Non mancano comunque votanti in fascia 25-34 anni che con il 19,4% coprono una fetta ristretta. Solo una persona appartiene alla fascia 45 anni o più.
La novità di questo referendum abrogativo risiede nel fatto che anche i fuorisede (per motivi di studio, lavoro e cure mediche) possano votare. Il fatto di non doversi recare nel seggio del comune presso il quale hanno residenza anagrafica aumenta così il numero di votanti. Come emerge dal grafico, infatti, i fuorisede ricoprono un’importante fetta (53,2%), seppur gli studenti residenti a Roma e provincia rappresentino un ingente numero (46,8%).
Possiamo notare un’ulteriore spartizione dei votanti relativa al loro indirizzo di studi. Si può riscontrare una netta maggioranza del ramo di Lettere e Filosofia (66,7%). Addentrandoci più nello specifico, il sondaggio è stato inoltrato in diversi dipartimenti tra cui Lettere Moderne, Fashion Studies ed Editoria e Scrittura. Ad esclusione di Farmacia e Medicina (11,7%) le altre facoltà non superano neanche il 10%.
Occorre però specificare che, essendo noi studenti di Lettere e Filosofia, abbiamo ricevuto maggiore feedback da parte dei nostri colleghi di facoltà. Il sondaggio, pur essendo stato diffuso in egual modo sui diversi gruppi whatsapp della Sapienza ha avuto minor eco al di fuori di Lettere e Filosofia.
In questo caso si nota una netta partecipazione alle urne (87,1%). Tra di essi si dividono coloro che voteranno tutti e cinque i quesiti (83,9%) e chi solo alcuni (3,2%). La percentuale minoritaria del no (11,3%) è dettata più dalla mancata attivazione della procedura per il voto da fuori sede, rispetto alla reale intenzione di non recarsi a votare.
Tutti sono informati sul referendum. La maggior parte conosce nel dettaglio tutti i punti (64,5%) mentre il restante 35,4% non ha approfondito tutti i quesiti in maniera accurata.
di Pietro Bonadei, Fernando Forti e Sebastiano Inzaino