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Trump 2: Ucraina con Starmer e Zelensky, dazi e ‘tagli’, il menù del 40°

Scritto il 28/02/2025 per The Watcher Post https://www.thewatcherpost.it/news/trump-2-ucraina-al-centro-con-starmer-e-zelensky-ancora-dazi-e-tagli/

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Trump 2 – L’Ucraina al centro degli incontri nello Studio Ovale di Donald Trump ieri con Keir Starmer e oggi con  il presidente ucraino Volodymyr Zelensky; gli ennesimi annunci sui nuovi dazi a Messico e Canada – questa volta, la data d’avvio è indicata al 4 marzo – e sull’aumento del 10% di quelli già in vigore alla Cina (Messico, Canada e Cina sono i tre maggiori partner commerciali dell’Unione); la sequela di tagli a finanziamenti pubblici e licenziamenti di dipendenti federali, con il corollario degli ordini dei giudici che in parte li bloccano o li sospendono: questa, sui media Usa, la dieta informativa del 40° giorno del Trump 2 – ne restano 1420 -.

250228 - Trump 2 - Doge - proteste
Representative Kweisi Mfume, Democrat of Maryland, protesting the so-called Department of Government Efficiency at the Capitol on Tuesday. (J. Scott Applewhite /
Associated Press)

Fra i commenti e le analisi, Aaron Blake si chiede sul Washington Post “quanti elettori di Trump rimpiangano giù di averlo votato” – temo siano meno di quanti lui spera – e Lee Hockstader scrive, sullo stesso giornale, che “l’Europa guarda, stupefatta, Trump divenuto l’amichetto di Putin”. Invece, la Cnn denuncia “il nichilismo a casaccio del Dipartimento per l’efficienza dell’Amministrazione pubblica”, il Doge di Elon Musk, e fa l’elenco delle misure prese e poi precipitosamente ritirate perché sbagliate o controproducenti.

Con parole analoghe, New York Times e Washington Post affermano che Starmer ha usato “un mix di deferenza e di adulazione” per confrontarsi con Trump sull’Ucraina, giocando la carta d’un invito “senza precedenti” da parte di re Carlo per una seconda visita di Stato in Gran Bretagna – la prima avvenne nel primo mandato e l’ospite fu, all’epoca, la regina Elisabetta -. L’invito è stato accettato.

Secondo il WP, “nell’era di Trump, l’autoritarismo continua ad avanzare”, mentre il NYT nota che “i leader stranieri non esitano a correggere o a contraddire Trump anche in pubblico”, com’è avvenuto lunedì scorso con il presidente francese Emmanuel Macron e ieri con Starmer, specie parlando dell’entità degli aiuti americani ed europei all’Ucraina,

Trump 2: i tagli contestati da senatori e giudici
250228 - Trump 2 - Graham
Lindsey Graham

Tre senatori repubblicani, Lindsey Graham (South Carolina, vicino a Trump), Lisa Murkowski (Alaska) e Susan Collins (Maine), hanno scritto al segretario di Stato Marco Rubio, sollevando dubbi sulla legalità del congelamento di aiuti all’estero per centinaia di miliardi di dollari già decisi dal Congresso e dei tagli al personale dell’Agenzia per lo Sviluppo, la USAid. Secondo vari media, altri esponenti repubblicani, in privato, esprimono riserve sulla legalità di alcuni provvedimenti dell’Amministrazione Trump 2. Rubio è stato invitato a fare un’audizione per spiegare al Congresso la logica delle misure.

Fronte magistratura, un giudice federale ha bloccato, perché forse illegali, i licenziamenti in massa dei dipendenti federali in prova, cioè con meno di due anni d’anzianità (1). Il blocco è temporaneo, nell’attesa di valutare nel merito le contestazioni formulate da sindacati e da organismi per la tutela dei diritti civili.

Tra ricorsi e sentenze, talora contraddittorie l’una con l’altra, gli ordini firmati dal presidente Trump fanno comunque sentire il loro effetto. Lo Iowa, ad esempio, è ieri divenuto il primo Stato a varare una legge che revoca le misure contro la discriminazione dei transgender: il voto della legge è stato segnato da proteste dei movimenti Lgbtq.

(1) – Ap: Judge finds mass firings of federal probationary workers were likely unlawful – A federal judge in San Francisco on Thursday found that the mass firings of probationary employees were likely unlawful, granting temporary relief to a coalition of labor unions and organizations that has sued to stop the Trump administration’s massive dismantling of the federal workforce.

  • U.S. District Judge William Alsup ordered the Office of Personnel Management to inform certain federal agencies that it had no authority to order the firings of probationary employees, including at the Department of Defense.
  • Lawyers for the government agree that the office has no authority to hire or fire employees in other agencies. But they said the Office of Personnel Management asked agencies to review and determine whether employees on probation were fit for continued employment.
  • Attorneys for the coalition cheered the order, although it does not mean that fired employees will automatically be rehired or that future firings will not occur.
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Giampiero Gramaglia, nato a Saluzzo (Cn) nel 1950, è un noto giornalista italiano. Svolge questa professione dal 1972, ha lavorato all'ANSA per ben trent'anni e attualmente continua a scrivere articoli per diverse testate giornalistiche.Puoi rimanere connesso con Giampiero Gramaglia su Twitter

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